Sci di fondo | 28 ottobre 2019, 10:35

Fondo - La nazionale norvegese maschile ha scelto di non allenarsi in quota: "Lo faremo prima del Tour de Ski"

L'allenatore Nossum ha spiegato: "Oggi credo che possiamo allenarci meglio a casa; poi in futuro sceglieremo la quota per adattarci all'ambiente che troveremo a Pechino 2022"

Fondo - La nazionale norvegese maschile ha scelto di non allenarsi in quota: "Lo faremo prima del Tour de Ski"

Font Romeu, Livigno e ora Val Senales. La nazionale norvegese femminile di fondo ha scelto di allenarsi in quota per preparare la stagione che inizierà tra un mese.
Al contrario, invece, dopo il raduno ai 1800 metri della località francese, la squadra maschile ha preferito restare in Norvegia, evitando quindi l’allenamento in quota.

L’allenatore della nazionale norvegese, Eirik Myhr Nossum, ne ha parlato ai media, ammettendo anche che non tutti all’interno della squadra fossero d’accordo con questa scelta, ma ha la convinzione che l’idea sia giusta: «La cosa più importante è allenarsi bene – ha affermato – riposare bene e mangiare altrettanto bene. Penso che possiamo farlo meglio a casa che in quota. Non sto dicendo che l’intero team sia d’accordo al cento per cento, molti lo sono altri no. In ogni caso faremo degli allenamenti in quota in futuro per preparare al meglio le Olimpiadi di Pechino, ma anche quest’anno faremo un raduno in quota alla vigilia del Tour de Ski, cosa che non abbiamo fatto lo scorso anno».

Tra gli atleti d’accordo con la scelta di allenarsi in patria ci sono Sundby e Klæbo. Il veterano, oro mondiale a Seefeld nella 15km in classico, ha spiegato: «A me non avrebbe cambiato le cose fare tre settimane in quota. Ma come squadra abbiamo avuto successi lo scorso anno senza lavorare in altezza, quindi non vediamo motivi di cambiare quest’anno. In ottica Pechino 2022, dove gareggeremo a 1800 metri, gli allenamenti in quota diventeranno più importanti. Dal prossimo autunno sarà più importante iniziare a lavorare in altura».

Anche secondo Klæbo l’allenamento in quota non è fondamentale: «Credo che lavorare in altura possa funzionare ma per me non è fondamentale. Potrebbe funzionare ma penso possa essere altrettanto buono allenarsi a casa. Probabilmente dovrei provare a restare in quota per più di due settimane, perché non sento di aver avuto un effetto così elevato dal dislivello. In ogni caso quel tipo di allenamento è andato bene, noto che ho risposto positivamente».

Ovviamente all’interno dello staff tecnico della squadra maschile non si pensa che l’allenamento in quota sia inutile, semplicemente è meno utile in questa particolare stagione. Nossum ha concluso: «Sono convinto del fatto che sia fondamentale abituarsi alla quota in ottica Pechino 2022, ma non oggi. La squadra femminile sta facendo diversamente? Loro hanno scoperto che la Val Senales è molto importante per loro. Ci sono tante strade che portano a Roma. Non è una questione di altezza».

G.C.

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