Biathlon | 05 dicembre 2019, 11:25

Biathlon - Johannes Bø: "Mi sono sentito impotente"

Il norvegese è apparso in grande difficoltà sugli sci: "Mi sentivo bene nel corso del primo giro, poi all'improvviso niente"

Biathlon - Johannes Bø: "Mi sono sentito impotente"

Pochi giorni fa, dopo il bellissimo successo nella sprint, aveva ammesso di non avere più il vantaggio sugli sci, che gli aveva consentito di stravincere nella passata stagione. Johannes Bø era in ogni caso consapevole di avere di più rispetto agli altri, pur costatando di non avere più il netto vantaggio di un anno fa.

Parole che non lasciavano certo presagire quanto accaduto ieri, quando il campione norvegese è incappato in una gara da dimenticare da lui chiusa al dodicesimo posto con due errori al tiro. A colpire, però, è stata in particolare la sua prestazione sugli sci, in quanto ha il detentore della Coppa del Mondo ha chiuso con il sedicesimo tempo sugli sci a 2’22” da Fourcade. Problemi di sci? Sicuramente il fantastico staff tecnico norvegese non ha vissuto una giornata da ricordare in tal senso, almeno rispetto ai francesi che avevano indubbiamente dei materiali perfetti. Dall’altra parte, però, anche la sua condizione non era delle migliori, se si considera che suo fratello Tarjei ha concluso la gara con un tempo sugli sci migliore di un minuto.

Al termine della gara Johannes Bø è apparso ovviamente deluso, ma anche un po’ confuso, non avendo capito del tutto cosa accaduto: «Non sono abituato a essere così passivo sulla pista – ha affermato Bø a NRKè insolito per me non essere in grado di restare a contatto con gli altri. Mi sono sentito impotente. È la prima volta in tanti anni che mi sento così male. Ho provato anche ad andare veloce, a dare maggior forza alla spint, ma nulla».

Molto particolare il fatto che al termine del primo giro Johannes Bø fosse stato il più veloce sugli sci: «Mi sentivo bene nel corso del primo giro, poi all’improvviso niente, mi sentivo impotente. Non capisco bene cosa sia accaduto, cosa mi abbia reso così pesante. Eppure ho fatto la solita preparazione di avvicinamento alla gara. In pista c’erano delle condizioni molto difficili e varabili, i francesi probabilmente avevano i migliori materiali». 

Giorgio Capodaglio

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