- 17 febbraio 2020, 20:35

BIATHLON - Analisi dell'individuale mondiale femminile di Anterselva 2020

15km a 1600 metri di quota, 4 poligoni dove ogni errore zavorra il temmpo effettivo di un minuto: è la gara più dura dell'anno. La sfida è apertissima. Si parte alle 14.15.

Dorothea Wierer

Dorothea Wierer

LE FAVORITE

Hanna Öberg (pettorale 3)

In una gara che si disputa 3 volte a stagione, 4 in quella olimpica, la svedese è riuscita a vincere un titolo a cinque cerchi da outsider nel 2018 e confermarsi a casa sua a Östersund nel Mondiale 2019.  E' ancora a secco di medaglie, ma indubbiamente la favorita assoluta. Viene dal secondo posto di Pokljuka dove è stata battuta solo dall'imprevedibile Denise Herrmann.

Tiril Eckhoff (9)

La Tiril fuori controllo è tornata nella sprint, ma nell'inseguimento pur sbagliandone abbastanza ha convinto. Outsider? No, favorita perché è una che sa stupire. Ricordate la Short Individual nel gelo di Canmore lo scorso anno? Unico podio e vittoria in carriera in questa tipologia di gara.

Denise Herrmann (39)

3 settimane fa li ha colpiti tutti dominando la gara, però il poligono di Pokljuka non è quello di Anterselva. Potenzialmente ha attualmente 45" di vantaggio sugli sci sulla seconda in 15km, il che non significa che eserciterà tutto il suo strapotere. Che gara farà? Verosimile che parta controllata cercando la precisione nei primi poligoni, solo se dovesse sbagliare passerà al piano B. 

Justine Braisaz (54)

Non ha ancora ottenuto nulla in questo Mondiale a differenza dei colleghi maschi. La francese è per caratteristiche atipica rispetto a questa gara, ma nell'individuale sembra trovarsi bene sia sugli sci che al poligono: bronzo mondiale in carica, leader nella coppa di specialità e vincitrice della prima individuale di stagione.

Dorothea Wierer (57)

Sarà riuscita a dominare le infinite emozioni esplose dopo il successo più bello della carriera? Passati due giorni si ripresenterà al via con tanta tranquillità che deve trasformare in spietata furia agonistica. Ha vinto 3 individuali in carriera tutte senza sbagliare neanche un bersaglio e sarà l'ultima a partire delle favorite. Che la pista si possa leggermente velocizzare? La aspettiamo al varco per vedere come interpreterà la gara. 

LE OUTSIDER

Kaisa Mäkäräinen (12)

2 vittorie in carriera, 7 volte sul podio. Non sarà più all'apice del suo potenziale però quest'anno ha già vinto e non va sottovalutata.

Marte Olsbu Røiseland (18)

Non è sicuramente la sua gara (10° posto il miglior risultato) però, chissà...4 medaglie in 4 gare ad Anterselva?

Anais Bescond (22)

3 podi in carriera, uno è l'argento iridato di Oslo 2016. L'ultimo è il terzo posto di Pokljuka di poche settimane fa.

Franziska Preuss (27)

E' in buona forma, lo ha dimostrato nelle prime due uscite, e viene dal quinto posto di Pokljuka.

Lisa Vittozzi (28)

Nell'individuale in Slovenia fu quarta, l'aveva rilanciata e doveva essere una delle favorite di questa gara, ma il tracollo sugli sci nell'inseguimento ha fatto calare le sue quotazioni. Nelle prime due gare era piaciuta in questa metà dell'universo del biathlon, invece il tiro non è stato mai cinico e spietato come nelle migliori occasioni. C'è un argento da difendere e qualche odiatore di professione da zittire.

Vanessa Hinz (35)

Sta piacendo parecchio, anche più della connazionale Preuss.

Ekaterina Yurlova-Percht (36)

Campionessa del mondo a sorpresa quando buttò fuori dal podio Wierer a Kontiolahti nel 2015. La quota di Anterselva giova anche alle sue prestazioni sugli sci e se trova il suo tiro può puntare in alto.

Marketa Davidova (49)

La sua finora unica vittoria è arrivata ad Anterselva nella sprint dello scorso anno. L'individuale si adatta bene al suo tiro lento e i due podi già ottenuti in carriera lo dimostrano.

Paulina Fialkova (51)

Finora incredibilmente meglio la sorella più giovane e debole Ivona. Un quarto posto in carriera nella 15km. Serve la giornata magica al tiro. 

Elvira Öberg (59)

La sorella minore della favorita potrebbe essere la sorpresa inaspettata. Podio si intende.

Yuliia Dzhima (76)

La lunga tradizione ucraina di specialisti trova in lei un riferimento. 6 podi totali in carriera, 3 dei quali in una gara che si disputa 3 volte meno delle altre. Le favorite devono concedere al poligono e lei deve prendere tutti i bersagli.

Ingrid Landmark Tandrevold (97)

Mai sul podio in carriera nella gara più antica, ma la devastante rimonta nell'inseguimento la lancia per una possibile medaglia o persino una sorprendente vittoria. Il pettorale scelto annuncia un colpo di scena teatrale.

LE ITALIANE

Federica Sanfilippo (30)

La forma sugli sci non sembra eccezionale, il tiro è solido. Un piazzamento nelle quindici potrebbe aprirle le porte della mass start.

Michela Carrara (75)

Una buona occasione per provare a fare i primi punti in carriera e dimostrare di meritarsi la frazione di staffetta che dovrebbe esserle già stata assegnata nonostante Nicole Gontier in IBU Cup sembri Denise Herrmann. Peccato però che non spari come la tedesca.

Davide Bragagna

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