Sci di fondo | 05 aprile 2020, 12:00

Fondo - Doping, lo sfogo di Stadlober: "Per colpa di Hauke e Baldauf molti pensano che tutti gli austriaci facciano lo stesso"

L'austriaca ha rilasciato un'interessante intervista a VG, in Norvegia: "È una situazione pesante mentalmente e bisogna essere forti; a causa dello scandalo doping è anche difficile trovare sponsor"

Foto di Michele Gaspari

Foto di Michele Gaspari

Era arrivata al Mondiale di Seefeld di un anno fa con la voglia di conquistare delle medaglie per regalare ai propri tifosi una grande gioia nell’evento iridato casalingo. Invece il tutto si era trasformato in un vero e proprio incubo per Teresa Stadlober, non soltanto perché era arrivata al Mondiale in condizioni fisiche non eccelse a causa di un malanno, ma soprattutto per la vicenda doping che aveva coinvolto due suoi compagni di squadra, Hauke e Baldauf, gettando nuovamente nell’incubo l’intero movimento austriaco, che ancora doveva riprendersi dallo scandalo per la positività di Dürr alle Olimpiadi di Sochi.

Un colpo difficile da digerire per Teresa Stadlober, leader del movimento austriaco: «Sono molto arrabbiata – ha affermato l’austriaca in un’intervista rllasciata al norvegese VGavevamo già affrontato questa situazione dopo le Olimpiadi di Sochi. È molto difficile quando dei miei compagni creano dei problemi così grandi per l’intera famiglia dello sci di fondo austriaco. È pesante mentalmente. Con Hauke e Baldauf pensavo fossimo amici, ma evidentemente non lo eravamo. Per colpa loro gli atleti delle altre nazioni pensano che tutti gli austriaci facciano lo stesso. Quindi bisogna essere forti psicologicamente».

Lo scandalo di Baldauf e Hauke, si è soltanto aggiunto a quello Dürr nel 2014 e precedentemente Hoffmann e Mayer, allontanando di conseguenza molti sponsor, che non si fidano di legarsi al fondo austriaco. Un vero problema per Stadlober, che sente di pagare per colpe di altri: «È difficile trovare sponsor, perché qui tutti pensano che lo stiano facendo (doparsi, ndr) tutti».

Stadlober è in collera con i suoi due ex compagni: «Li conosco sin da giovane, da più di dieci anni. Anzi pensavo di conoscerli, ma non era così. Sono rimasta scioccata. Non li rivedrò mai più». La ventisettenne austriaca ha poi aggiunto di essere felice quando ci sono i controlli antidoping, che vorrebbe ancora più seri: «Dovrebbero fare i test prima delle gare. Quelli presi hanno tutti affermato che fosse facile (non risultare positivo, ndr). Pertanto devono modificare i test».

Fortunatamente l’austriaca sente vicino a sé l’affetto dei suoi tifosi, che continuano a credere in lei. Stadlober, che sta pensando di smettere dopo Pechino 2022 e fare un altro lavoro, ha voluto ringraziare i propri fan: «Ho dei bravissimi tifosi e in Coppa del Mondo sono tutti molto gentili con me. Si fidano di me e questo mi restituisce energia»

Giorgio Capodaglio

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