Sci di fondo | 24 aprile 2020, 13:41

Un miliardario svedese in corsa per la presidenza della FIS; Johan Eliasch: "Nuovi format, più divertimento e maggiore esposizione mediatica"

Patrimonio netto di 2,6 miliardi di euro, personaggio importante per la politica britannica, CEO di Head ma anche filantropo, Eliasch si propone alla presidenza della FIS: ecco le sue proposte

Un miliardario svedese in corsa per la presidenza della FIS; Johan Eliasch: "Nuovi format, più divertimento e maggiore esposizione mediatica"

Un miliardario svedese, cittadino britannico da anni con una grande influenza anche sulla politica inglese, è uno dei più seri candidati alla presidenza della FIS. Johan Eliasch è stato ufficialmente candidato dalla Federazione Britannica per il ruolo che Gian-Franco Kasper abbandonerà dopo 22 anni.

Eliasch, il cui patrimonio netto ammonterebbe a 2,3 miliardi di sterline, circa 2,64 miliardi di euro, è il CEO della Head (tennis e sci), banchiere e anche produttore cinematografico, oltre che filantropo, visto che nel 2005 ha acquistato 1600 chilometri quadrati della Foresta Amazzonica per non permettere l’abbattimento degli alberi e nel 2006 è stato co-fondatore di Cool Earth, una ONG britannica che protegge le foreste pluviali al fine di combattere il riscaldamento globale, proteggere gli ecosistemi e forni lavoro alle popolazioni locali. Il cinquantottenne businessman svedese è salito poi spesso alle cronache anche per il gossip, avendo avuto in passato anche una relazione con Sharon Stone.

Il suo obiettivo, quindi, è quello di far crescere l’appeal degli sport invernali soprattutto dal punto di vista mediatico e di conseguenza delle sponsorizzazioni. L’obiettivo è rendere più televisivi gli sport invernali, cercando di catturare l’attenzione dello spettatore, con nuovi format di gara, come ha dichiarato in un’interessante intervista rilasciata al sito austriaco Kleine Zeitung: «Dobbiamo trovare dei format migliori e più adatti alla tv. Ad esempio la combinata nordica è una disciplina molto difficile da trasmettere in televisione, mentre uno slalom parallelo è più adatto e sicuramente si fa guardare molto più volentieri dalla gente. Più una gara diventa divertente e più lo spettatore è portato a guardarla. Con l’aumento degli ascolti, ovviamente, ottieni dei migliori diritti tv, aumentano gli incassi, che si possono così investire nei nostri sport. Gli sport invernali dovrebbero essere percepiti in tutto il mondo come la Formula 1 o il tennis. Gli sport invernali e sciistici devono essere più riconoscibili, è necessaria maggior pubblicità».

Eliasch ha quindi sottolineato che gli sport invernali devono aprirsi a nuovi mercati, in particolare Asia, Europa orientale, Russia e Sud America, che secondo lui hanno un grande potenziale di crescita. Inoltre il magnate svedese vuole dare anche maggior voce agli atleti.

Alcune sue idee esposte nell’intervista in Austria sono molto condivisibili, in particolare l’apertura a mercati dal grande potenziale, dare maggior voce agli atleti, rendere più riconoscibili gli sport invernali, facendo anche più pubblicità. Dall’altra parte, però, quando si parla di nuovi format abbiamo sempre un po’ paura, che si possano andare a snaturare determinati sport. La paura, poi, è che la FIS possa essere veramente sbilanciata verso le discipline più mediatiche e spettacolari, come sci alpino, snowboard o freestyle, lasciando indietro quelle nordiche.

Eliasch è oggi il più serio avversario di Urs Lehmann, Presidente della Federazione Svizzera, che si è già candidato, alla corsa per la presidenza della FIS. A loro dovrebbe presto aggiungersi il segretario generale della FIS, Sarah Lewis, e lo svedese Mats Arjes. 

G.C.

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