Biathlon - 02 maggio 2020, 13:03

Biathlon - Il ritorno di Anaïs Chevalier: "L'anno di stop mi ha fatto bene mentalmente"

La neo mamma ha parlato anche delle sue aspettative: "Spero di qualificarmi per i Mondiali, altrimenti sarebbe un fallimento e un segnale di fine carriera; ma ho la sensazione che avrò il livello"

Biathlon - Il ritorno di Anaïs Chevalier: "L'anno di stop mi ha fatto bene mentalmente"

A 27 anni Anaïs Chevalier è pronta a tornare in Coppa del Mondo, dopo essersi fermata per una stagione nella quale è diventata mamma dando alla luce, lo scorso ottobre, la piccola Emie. La biatleta francese, capace di salire dieci volte sul podio nelle sue ultime tre stagioni di attività, riuscendo in carriera anche a conquistare un bronzo individuale ai Mondiali di Hochfilzen, oltre due argenti e un bronzo mondiali in staffetta (un argento è arrivato con la mista, ndr) e un bronzo olimpico sempre insieme alle compagne di squadra, riprenderà ad allenarsi insieme alla nazionale.

In realtà Chevalier aveva intenzione di tornare all’attività già nella fase finale della passata stagione, ma l’emergenza coronavirus ha cambiato i suoi piani. «Avevo programmato di partecipare al Samse National Tour e ai Campionati Nazionali Francesi di Les Contamines – ha affermato in un’intervista rilasciata a Ski Chronovolevo sciare fino a metà aprile ma sono stata costretta, come tutti, a fermarmi un mese prima. Nel momento della ripresa avevo delle buone sensazioni anche al tiro, ma non sono riuscita a valutare il mio livello in confronto alle ragazze della squadra».

La biatleta del 7 Laux Club è convinta che l’anno di pausa le abbia fatto bene mentalmente, anche se deve recuperare ciò che ha perso dal punto di vista fisico: «Mentalmente quest’anno di stop mi ha fatto bene. Torno con un piacevole stato di freschezza. Fisicamente ci sono delle incertezze. Ho perso molto peso e muscolatura, l’essere più magra migliorerà il mio rapporto peso/potenza? Non lo so».

Intanto Anaïs Chevalier, sposata con Martin Bouchet, istruttore di biathlon del Comitato del Mont-Blanc, ha già pianificato la sua preparazione estiva: «Bisognerà organizzarci in modo diverso. Abbiamo trovato una tata per tre giorni a settimana. Saranno quindi giornate di allenamento intenso. Saranno poi presenti anche i genitori. Fino ad oggi mi sono sempre allenata molto, ma ho avuto difficoltà a riposare. Ora favorirò la qualità alla quantità. Ciò porterà dei benefici. Come mi organizzerò il prossimo inverno? Ne ho già parlato con lo staff tecnico, anche se al momento non è una priorità. Troveremo una soluzione affinché lei (la bambina, ndr) sia al mio fianco almeno una settimana su tre».  

A proposito di staff tecnico, nella Francia c’è stato un nuovo cambiamento. L’allenatore di tiro Franck Badiou ha lasciato dopo appena una stagione, sostituito da Jean-Paul Giachino, che aveva abbandonato la squadra al termine della stagione 2017/18. «Non ho lavorato molto con Franck – ha ricordato Chevalier, che si è fermata presto per la maternità – solo all’inizio della passata estate. Lui ha deciso di lasciare la squadra, quindi è stato necessario prendere una persona che già ci conosceva pensando alle Olimpiadi del 2022. Per me, Paul è la soluzione migliore. è una persona che apprezzo molto».

In squadra la neo mamma troverà anche sua sorella minore Chloe, che lo scorso anno ha trovato molto spazio in Coppa del Mondo, giungendo anche seconda nella staffetta di Nove Mesto. Un risultato che fa sognare la rientrante Anaïs: «È salita anche sul podio in staffetta. Questo mi ha fatto venire voglia di condividerlo con lei il prossimo inverno. Per molto tempo il nostro sogno è stato di far parte insieme di una staffetta olimpica. Spero possa diventare realtà».

Infine Anaïs Chevalier ha parlato delle sue aspettative per la prossima stagione ed è stata piuttosto onesta con se stessa: «Spero di qualificarmi per i Mondiali. In caso contrario sarebbe un fallimento e sicuramente un segnale di fine carriera. Ma ho la sensazione che avrò il livello»

G.C.

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