Sci di fondo | 18 maggio 2020, 10:15

Fondo - Ida Ingemarsdotter e Martina Höök guidano la squadra sviluppo della Svezia: "L'augurio è che altre donne ci seguano""

In Svezia si sta parlando molto della quasi totale assenza di donne allenatrici all'interno degli staff tecnici delle nazionale; il responsabile Fåhraeus: "Bisogna affrontare il problema e cambiare la società"

Foto Bildbyran

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Subito dopo il ritiro, Ida Ingemarsdotter non si è tirata indietro, rispondendo alla chiamata della federazione svedese, ed entrando immediatamente nello staff tecnico della squadra sviluppo, sostituendo Martina Höök in congedo parentale. L’ex atleta, vincitrice di un oro e cinque argenti mondiali, un oro e un bronzo olimpici, capace di vincere due gare individuali in Coppa del Mondo, ha lavorato quindi al fianco di Johan Granath. Quest’ultimo, però, ha lasciato nel corso della primavera, così nella prossima stagione Ida Ingemarsdotter lavorerà insieme a Martina Höök formando uno staff tecnico tutto al femminile.

Un argomento, quello delle donne allenatrici, di cui si è molto parlato in Svezia negli ultimi giorni, in quanto si è notato quanto oggi sia maggiore il numero di atlete donne rispetto agli uomini nelle squadre nazionali, ma al contrario gli staff tecnici sono quasi esclusivamente maschili.

Proprio Ingemarsdotter e Höök sono le uniche due donne negli staff tecnici delle nazionali svedesi. Il responsabile del fondo, Daniel Fåhraeus, ha trattato l'argomento in un'intervista a SVT: «Credo sia in parte un problema sociale. Per anni ho lavorato nel settore energetico, dove erano presenti poche donne nelle posizioni di leader. Nel mondo dello sport questa problematica è altrettanto grande. Siamo stati in contatto con almeno tre donne mentre stavamo cercando allenatori per lo staff tecnico. Per vari motivi abbiamo ricevuto altrettanti no. Spesso è legato alla situazione familiare. È tempo di fare qualcosa al riguardo nella società. Non so come, ma dobbiamo affrontare il problema, smettere di parlare e fare qualcosa».

Daniel Fåhraeus è felice che Höök e Ingemarsdotter abbiamo proposto di lavorare insieme nella squadra sviluppo: «È stata una soluzione super, un’idea venuta da loro. Abbiamo due allenatrici di talento che possono crescere all’interno delle nostre nazionali».

Ingemarsdotter è convinta che la presenza di donne allenatrici possa migliorare la qualità: «Ci miglioriamo a vicenda, perché abbiamo opinioni, idee ed esperienze leggermente diverse. Ora siamo due donne qui in nazionale e ci auguriamo si possa lavorare affinché in futuro ce ne siano di più in questa posizione. Qualcuna di noi doveva rompere la barriera e iniziare a farlo. Non molte donne in passato hanno lavorato negli staff tecnici della nazionale svedese. Spero che quanto io e Martina stiamo facendo possa ispirare altre donne a bussare alla porta e voler entrare. Molte di loro hanno solo bisogno di trovare qualcuno che vada un po’ avanti per dimostrare che è possibile farlo».

Alla fine l’ex fondista ha lanciato un messaggio: «Abbiate coraggio di provare. Posso dire che io stessa ero un po’ spaventata quando ho partecipato al primo raduno. Ero stata per anni un’atleta, ma questa volta sarei stata io a dire a un gruppo che cosa fare. Ovviamente ero nervosa all’inizio, ma poi le cose sono cambiate». 

G.C.

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