Sci di fondo - 11 giugno 2020, 18:00

Fondo - L'Underup Ski Team Bergamo non si ferma: ecco la squadra della stagione 2020/21

Cinque gli atleti presenti nella squadra della prossima stagione; il presidente Pellegrinelli: "A spingerci ad andare avanti è stata la voglia di dare continuità al nostro progetto"

Fondo - L'Underup Ski Team Bergamo non si ferma: ecco la squadra della stagione 2020/21

Più forte di ogni problema. L’Underup Ski Team Bergamo, nonostante le tante difficoltà legate all’emergenza coronavirus che ha colpito in modo particolare la provincia bergamasca, non si è arresa e ha deciso di andare avanti con il suo progetto, quello di aiutare gli atleti usciti dai comitati, fuori da nazionale e corpi sportivi. Una squadra Under 23 che vuole fornire strumenti e risorse per un’attività professionale, per consentire loro di inseguire il sogno di un lungo percorso agonistico, collaborando anche con le organizzazioni, i club e le federazioni presenti nel movimento, proponendo percorsi formativi a fianco dell’attività agonistica.

Nata nel 2017 per aiutare in particolare gli atlerti della zona, l’Underup Ski Team Bergamo si sta aprendo sempre di più anche ai fondisti delle altre regioni italiane. Nella cinquina della squadra, infatti, sono presenti tre atleti lombardi e due invece provenienti da altre regioni d’Italia. Dall’Alto Adige arriva l’unica superstite della squadra della passata stagione, Michaela Patscheider, mentre è veneta invece Alessia De Zolt Ponte, in passato aggregata nel CS Carabinieri. Dal 13 Clusone provengono invece Davide Mazzocchi e Matteo Visini, mentre Luca Compagnoni è ex Alta Valtellina.

A seguire la squadra in occasione delle gare saranno gli skiman Ivo Tiraboschi ed Ermanno Carrara. «A spingerci ad andare avanti è stata la voglia di dare continuità al nostro progetto – ha chiarito Giuseppe Pellegrinelli, presidente dell’Underupsoprattutto dopo una stagione purtroppo monca come quella passata. Inoltre abbiamo avuto tante richieste di atleti, che volevano entrare a far parte di questa squadra, segno che la nostra idea è apprezzata. Ci piacerebbe far parte di una proposta formativa e agonistica, andando a braccetto con le scuole, i centri di formazione, gli istuti d’arte e professionali. Fa piacere poi constatare che alcuni nostri ex atleti siano rimasti a far parte del progetto come tester e accompagnatori. La famiglia Underup cresce».

G.C.

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