Sci di fondo | 12 giugno 2020, 14:35

Ora Johaug è ancora più motivata: "Questo risultato accresce il mio entusiasmo per le prossime gare di sci di fondo"

La norvegese ha chiarito subito che la sua priorità resta lo sci di fondo: "Non ho intenzione di dedicarmi all'atletica leggera, non andrò alle Olimpiadi di Tokyo"

Foto Instagram Johaug

Foto Instagram Johaug

Sugli sci o con le scarpette d’atletica, Therese Johaug non smette mai da stupire. La grande campionessa norvegese ieri ha fatto nuovamente parlare di sé agli Impossibile Games, organizzati ad Oslo in sostituzione degli Bislett Games, evento di atletica leggera inserito nell’ambito della Diamond League, che non si è potuto disputata a causa della pandemia di Covid-19. Johaug era stata invitata per correre i 10.000 metri con un tempo inferiore a 31’50”, il minimo necessario per la qualificazione ai prossimi Mondiali di atletica leggera, ben 30” più basso rispetto alla prestazione da lei fatta registrare un anno fa quando vinse i Campionati Nazionali, qualificandosi per gli Europei.

Johaug, sfruttando anche il grande lavoro degli organizzatori, che attraverso delle luci proiettate sulla pista le indicavano il giusto ritmo da tenere, ha fatto ancora meglio concludendo in 31’40”, migliorandosi quindi di 40” nel personale, ottenendo il tempo minimo richiesto e risultando la quinta atleta norvegese nella storia a scendere sotto la barriera dei 32’.

Il risultato, non sarà comunque ritenuto valido per la qualificazione al Mondiale di Eugene del 2022, ma sicuramente Johaug sa di avere i mezzi per andare all’evento iridato dell’atletica leggera. Potrebbe provarci? Al termine della gara, come riportato da YLE, la sciatrice ha subito messo le cose in chiaro: la sua priorità era, è e resterà sempre il fondo. «È stato divertente – ha affermato Johaug dopo la gara – ma questo risultato non mi porterà ai Mondiali tra due anni. Il personale migliorato di 40”? Mi sono gestita meglio e il mio ritmo d’apertura è stato certamente migliore rispetto ai Campionati Norvegesi dello scorso anno. Ho lavorato molto anche sulla tecnica, in particolare l’uso della parte superiore del corpo. La mia corsa è più rilassata rispetto a prima. Sono contenta di essere riuscita a scendere sotto il tempo stabilito, ma non ho intenzione di dedicarmi all’atletica leggera. Questo risultato mi motiva e fa aumentare il mio entusiasmo per le gare di sci di fondo. È sempre divertente testare i propri limiti in nuove discipline».

Dopo essere migliorata di 40” rispetto ai Nazionali dello scorso anno, potrebbe Johaug scendere di altri 15” e raggiungere addirittura il minimo per qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo del 2021? Correre in 31’25”, certamente, sarebbe alla sua portata. La risposta è però netta: «Non ho nulla a che fare con le Olimpiadi di Tokyo». Insomma, Johaug si è messa tanto sotto stress, perché teneva a raggiungere questo risultato, essendo sempre molto competitiva, ce l’ha fatta, ha mostrato nuovamente a se stessa di essere una campionessa ed ora è pronta alle prossime due sfide: confermarsi la numero uno dello sci di fondo e vincere il suo primo oro individuale alle Olimpiadi. 

G.C.

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