Sci di fondo - 22 luglio 2020, 12:11

Fondo - Klæbo cerca nuove fonti d'ispirazione tra il ciclismo e Chanavat

Il campione norvegese doveva anche raggiungere il francese in Centro Europa, ma preferisce non muoversi: "Meglio restare in Norvegia ed essere al sicuro; possiamo viaggiare ma dobbiamo stare ancora molto attenti"

Fondo - Klæbo cerca nuove fonti d'ispirazione tra il ciclismo e Chanavat

Un grande campione cerca sempre nuovi stimoli e nuove fonti di ispirazione, soprattutto dopo aver già vinto tanto. È ciò che sta facendo Johannes Klæbo, che nel corso di questo estate, forte del contratto quinquennale firmato con Uno-X, società che in Norvegia sponsorizza anche un team professionistico di ciclismo, ne sta approfittando anche per osservare da vicino l’allenamento dei ciclisti professionisti e collaborare con loro.

Klæbo ha osservato da vicino la Uno-X Tour te Fjelss, gara a tappe norvegese valida anche come Coppa di Norvegia, rimanendo molto colpito da ciò che ha visto. Il campione del mondo sprint di sci di fondo ne ha parlato a TV2: «Sono rimasto molto affascinato quando ho visto quanto vanno veloce in discesa. Ho capito che non fa per me. Non posso stargli vicino. Sono molto curioso di stare con loro e imparare da un ambiente completamente diverso dal mio. Non vedo l’ora di avere una versione ancor più reale di questo sport, perché stare qui a guardare la Norwegian Cup mi ha fatto già immaginare quanto possa essere grande quando ci sono corse più importanti».

Non solo il ciclismo però, perché Johannes Klæbo sembra aver stretto una bella amicizia con uno dei suoi principali rivali, soprattutto dopo la passata stagione, Lucas Chanavat. Con il francese si è già allenato assieme a Sognefjellet e secondo Klæbo è una collaborazione a lui utile: «È un atleta entusiasmante, abbiamo un buon rapporto e ci troviamo bene nel parlare. Ha molte idee utili sullo sci di fondo, sul mondo in cui le cose vengono fatte oggi e come dovrebbero invece essere. Penso sia interessante ascoltare la loro filosofia di allenamento, perché dalle sue parti si allenano in un modo molto diverso».

I due avevano organizzato già altre sessioni di allenamento assieme, anche lontano dalla Norvegia, con Klæbo che doveva raggiungere Chanavat nel Centro Europa. Ma il campione norvegese frena: «Abbiamo parlato di fare qualcosa a luglio, ma non sono così certo di viaggiare ora. Preferirei fare il maggior numero di cose possibile a casa ed essere al sicuro. Ci è permesso di viaggiare, ma dobbiamo stare ancora molto attenti».

Intanto la preparazione va avanti: «L’estate sarà comunque abbastanza simile al solito. Tradizionalmente mi alleno duramente per tre settimane e stacco quindi per una settimana. Insomma alcuni giorni in cui non faccio due sessioni o cinque ore di allenamento al giorno. Mi sono allenato moltissimo negli ultimi giorni e si sta facendo sentire. Terminata questa fase, quindi, sarà importante sdraiarsi sul divano per alcuni giorni»

G.C.

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