Sci di fondo - 17 agosto 2020, 11:40

Fondo - Iversen non abbandona Northug: "Lo aspetta una difficile battaglia, per lui sarò il miglior amico possibile"

Il ventinovenne di Meråker è legato da un rapporto di sincera amicizia nei confronti di Northug e vuole aiutarlo in questa dura battaglia che lo aspetta: "Ora deve rimboccarsi le maniche e agire"

Fondo - Iversen non abbandona Northug: "Lo aspetta una difficile battaglia, per lui sarò il miglior amico possibile"

I veri amici non ti abbandonano nel momento di difficoltà, ti fanno notare l’errore, si arrabbiano, ma sono lì presenti per darti un aiuto e non farti sentire solo quando devi intraprendere un percorso difficile. È ciò che sta facendo Emil Iversen, da anni legato a Petter Northug da un grande rapporto di amicizia. Quando giovanissimo, l’atleta di Meråker aveva iniziato ad affacciarsi in nazionale, si era trovato in squadra il fenomeno Northug, il campionissimo del fondo norvegese, il più amato. I due hanno vissuto tante esperienze insieme, si sono anche presi in giro sui media, come quando Northug fece anche un video per deridere la caduta di Iversen nella team sprint mondiale di Lahti del 2017, ma sono sempre stati legati da un bellissimo rapporto di amicizia.

Normale che Iversen fosse tra i fondisti norvegesi più scioccati quando venerdì sera è stata pubblicata la notizia del ritrovamento di droga a casa di Northug. «Sono rimasto sorpreso, triste e deluso – ha affermato Iversen a NRK, rompendo il silenzio – per un po’ ho sperato che il suo profilo Instagram fosse stato hackerato. Mi ha fatto male leggere quelle cose e ho dovuto farlo più volte per rendermi davvero conto che fosse vero».  Iversen è consapevole del gravissimo errore commesso dal suo ex compagno di squadra, lo condanna, ma dall’altra parte è convinto che Northug abbia anche bisogno di aiuto: «Penso sia davvero imbarazzante avere qualcosa a che fare con la droga. Ci sono così tanti casi di persone che rovinano le proprie vite a causa delle droghe. Per questo motivo ritengo che bisogna sempre starne molto lontano. Allo stesso tempo penso che se fai uso di quel tipo di sostanze, significa che non stai bene con te stesso. In questo senso ritengo sia molto positivo il fatto che Petter abbia messo tutte le carte in tavola e ammesso ciò che ha fatto».

Il classe 1991 di Meråker, che ha compiuto 29 anni lo scorso 12 agosto, ha poi svelato di aver parlato telefonicamente con Northug sabato, dicendogli ciò che pensa di quanto ha fatto, ma anche che gli starà vicino. Iversen ritiene l’olimpionico un suo grande amico, sente anche di dovergli tanto per come lo aiutò quando si affacciò le prime volte in nazionale norvegese: «Probabilmente sono uno dei pochi sciatori che conoscono bene Petter e sanno che dentro è un bravo ragazzo – ha affermato – quindi gli ho detto che lo sostengo pienamente e sono qui per lui in questi tempi difficili che stanno arrivando. Petter ha nuovamente tradito se stesso e questa sarà la battaglia più dura che abbia mai affrontato. Ma ha la possibilità di rimboccarsi le maniche e agire. Ora o mai più. Sono sicuro che può riuscire a farcela. Sarò il miglior amico possibile, come lo sarei per altri buoni amici che ho. Ora deve accettare la sua punizione, ricevere un aiuto professionale e cambiare completamente il proprio stile di vita. Presto avrò 30 anni e lui ne ha solo 34, quindi spero che avremo ancora tanti belli anni davanti a noi». 

G.C.

Ti potrebbero interessare anche:

SU