Skiroll - 31 agosto 2020, 12:30

Skiroll - Con l'individuale in classico di domenica si è chiusa la tappa di Madona e forse la Coppa del Mondo

Pochissimi partenti in Lettonia anche nell'ultima gara in programma; tra gli uomini bel successo di Kristoffersen

Skiroll - Con l'individuale in classico di domenica si è chiusa la tappa di Madona e forse la Coppa del Mondo

A Madona si è chiusa domenica una tristissima tappa di Coppa del Mondo, alla quale hanno partecipato appena cinque nazioni. In programma un’individuale a cronometro in tecnica classica.

Nella 10km senior femminile hanno partecipato soltanto in tre. Non complicato andare sul podio, probabilmente di più tenere il passo della lettone Eiduka, che si è imposta ancora una volta, ma in questa occasione ha dovuto faticare di più per tenere alle spalle l’estone Johanna Udras, giunta a 12”. Terza a 1’41” è arrivata la lettone Auzina.
Addirittura in dieci hanno preso parte alla prova juniores femminile, andata all’unica atleta non baltica, Merle Richter. La tedesca si è imposta con un vantaggio di 38”1 sulla lettone Liva Sahno, che ha anche ricevuto una reprimenda per aver in alcuni tratti violato la tecnica classica. Terza a 1’05” è giunta Samanta Krampe.

Nove uomini al via della 15km senior, nella quale è stato poi squalificato il lettone Bisenieks. Giudici molto attivi e severi con gli atleti, tanto che il norvegese Korsæth e il lettone Vigants hanno ricevuto entrambi una reprimenda scritta sempre per violazione della tecnica classica. I due hanno chiuso rispettivamente in seconda e terza posizione, alle spalle di Patrick Fossum Kristoffersen, che si è imposto con 13” sul connazionale e 1’00” sul lettone. Addirittura il quarto classificato, Edgars Mise, è giunto a 2’29”. Nella gara juniores, nella quale agli atleti sono arrivate due reprimende scritte e altrettante verbali, la vittoria è andata al lettone Niks Saulitis, che si è imposto con 15” di vantaggio sul connazionale Kaparkalejs e 23”6 sul lituano Edvinas Simonutis.

Terminata la tappa lettone, al momento non ci sono altre competizioni in programma per la Coppa del Mondo, che a questo punto non dovrebbe essere assegnata. La speranza è che la FIS non provi ad insistere e andare avanti, perché lo spettacolo che si è visto è stato piuttosto triste. A volte, anche se con grande dispiacere, bisogna accettare la realtà e capire che nella situazione attuale, andare avanti con questa Coppa del Mondo sarebbe forse più un male che un bene.

G.C.

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