Biathlon | 26 ottobre 2020, 15:16

Biathlon - Bjørndalen elogia la Cina: "Premendo i tasti giusti, si scoprono delle grandi opportunità"

L'allenatore della nazionale cinese di biathlon sta scoprendo la cultura cinese: "Qui gli atleti eseguono tutto ciò che gli viene detto; sono meno indipendenti rispetto agli europei, ma con buoni leader possono fare ottime cose"

Biathlon - Bjørndalen elogia la Cina: "Premendo i tasti giusti, si scoprono delle grandi opportunità"

È partito per la Cina lo scorso maggio, passando ben tre mesi da solo prima di essere raggiunto da sua moglie Darya Domracheva, insieme alla quale allena la nazionale cinese di biathlon. Ole Einar Bjørndalen è completamente coinvolto nel suo ruolo di allenatore, vede che il lavoro sta portando i suoi frutti e nonostante le tante difficoltà legate alla pandemia di covid-19 è determinato affinché i suoi atleti possano arrivare pronti alla prossima stagione, quella delle Olimpiadi di Pechino. «Sarebbe meglio se avessi un anno in più prima dei Giochi – ha affermato l’ex atleta in un’intervista ad Adressama tutto è possibile. Se il prossimo anno riuscissimo a iniziare il periodo di preparazione il 1 maggio portandolo avanti senza intoppi, sarebbe buono».

Bjørndalen ha quindi cercato di guardare il bicchiere mezzo piano anche nelle difficoltà avute nell’ultimo periodo a causa della pandemia: «Ho passato tre mesi qui da solo. È stato sicuramente un periodo particolare, ma estremamente istruttivo. Non pensavo che avrei fatto un tale progresso nella mia conoscenza della cultura cinese. È stato molto stimolante. Se premi i tasti giusti, scopri delle risorse sconosciute in questo sistema (quello cinese, ndr). Gli atleti cinesi sono molto precisi nell’eseguire ciò che gli viene detto, fare tutto ciò che è stato pianificato per ogni singolo giorno. In Europa e in Norvegia gli atleti sono più indipendenti, qui in Cina hanno invece bisogno di buoni leader, allora possono fare molto bene. Probabilmente per tutto questo tempo ho lavorato dalle sei di mattina alle undici di sera. Qui tutto è organizzato in modo completamente diverso, nulla a cui ho mai avuto a che fare prima. Ma quando si capisce il loro sistema, si manifestano delle grandi opportunità».

Gli atleti cinesi stanno per affrontare un nuovo raduno in quota. Per raggiungerlo hanno dovuto fare un viaggio di duemila chilometri in autobus a causa delle restrizioni per l’emergenza covid-19.  Dopo questo raduno la squadra cinese raggiungerà l’Europa per l’ultima fase della preparazione e il via della stagione: «Partiremo per l’Europa il 16 novembre. Preghiamo e speriamo che tutto vada bene». Il rischio per alcuni atleti cinesi sarà riuscire a lasciare la Cina, in quanto le restrizioni per l’emergenza covid-19 sono maggiori rispetto ad altri paesi.

G.C.

Ti potrebbero interessare anche: