Sci di fondo | 03 dicembre 2020, 11:36

Sci di Fondo - Andrew Musgrave critica la Finlandia per la rinuncia a Davos e Dresda

Il fondista britannico ha criticato la decisione della Finlandia di non partecipare alle due gare in centro Europa dopo aver ospitato quelle di Ruka: "Un po' strano che si ritirino, visto che sono stati loro ad organizzare le prime gare"

Sci di Fondo - Andrew Musgrave critica la Finlandia per la rinuncia a Davos e Dresda

A Ruka ha ottenuto il suo miglior piazzamento in carriera in un Nordic Opening, giungendo addirittura sesto. Una grande prestazione per il britannico Andrew Musgrave, che a 31 anni si è presentato in grande forma al via della stagione 2020/21. Dopo aver ottenuto degli ottimi piazzamenti nei Mondiali di Lahti 2017 e Seefeld 2019, il fondista nato nel Dorset, sud dell'Inghiltera, zona famosa per le sue spiagge, ma vissuto in Alaska, Norvegia e soprattutto Scozia, vuole vivere un anno da protagonista.

Per questo motivo il fondista britannico non ha preso forse bene quanto sta accadendo, le rinuncie di Norvegia, Svezia e Finlandia a gareggiare a Davos e Dresda. Molto attivo su twitter, Musgrave non ha risparmiato critiche. Non tanto alla Norvegia, dove vive ormai da anni, ma alla Finlandia.

Il suo primo tweet era però riferito alla scelta norvegese, che ha ammesso di rispettare, anche se in realtà personalmente si è sentito al sicuro a Ruka. «Rispetto la decisione norvegese di ritirarsi dalle prossime gare di Coppa del Mondo, ma spero vivamente che non porti ad una bufera (abbiamo molto edulcorato il linguaggio, ndr) con altre squadre che si ritirano e le gare che vengono cancellate. A Ruka ho avuto la sensazione che tutto fosse sicuro e ben organizzato, non c'è motivo per cui Davos e Dresda non possano fare lo stesso».

Successivamente, arrivata la notizia della rinuncia finlandese, Musgrave si è scatenato contro questa decisione. «Niente Norvegia, Svezia o Finlandia alle prossime tappe di Coppa del Mondo. Un po' strano che la Finlandia si ritiri, considerando che hanno organizzato le prime gare a Ruka. Pensano di non aver tenuto al sicuro i propri atleti sul suolo di casa? O solo che Davos e Dresda faranno un lavoro peggiore?». Insomma la provocazione del britannico è piuttosto chiara: i finlandesi pensano di aver organizzato male il loro evento oppure non ritengono gli altri all'altezza di fare altrettanto bene?

Aggiungiamo che oltre a Musgrave sono tanti altri gli atleti e i tecnici che stanno criticando soprattutto la scelta finlandese, trovando di cattivo gusto che mentre gli altri hanno corso dei rischi per permettere di disputare le gare organizzate sul suolo finlandese, la Finlandia non faccia altrettanto con gli altri organizzatori. Inoltre in Svezia non tutti i media sono d'accordo con la scelta della Federazione ed anche diversi atleti sarebbero in disaccordo.

 

G.C.

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