Sci di fondo | 05 gennaio 2021, 17:52

Fondo - I commenti di Debertolis, Franchi, Di Centa e Brocard dopo la 10km di Dobbiaco

Debertolis: "Voglio arrivare in cima al Cermis"; Franchi: "Speravo di fare tutt'altra gara, ma è tutta esperienza"; Di Centa: "Per me è come il primo giorno di scuola"; Brocard: "Se do troppo al Tour, rischio di compromettere la stagione"

Foto Newspower

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Sei le azzurre che hanno preso parte alla 10km di Dobbiaco. Oltre a Comarella e Scardoni, intervistate da Fondo Italia nel pomeriggio, vi riportiamo i commenti anche di Debertolis, Franchi, l'esordiente Di Centa e una Brocard che sembra mettere in dubbio il suo futuro in questo Tour de Ski, raccolte da Newspower.

Ilaria Debertolis (ITA) – 30.a
«La gara di oggi mi ha stancata molto. La pista è dura, la neve appena caduta è fantastica, ma è lenta e faticosa. Quest’anno mi sono allenata molto qui: queste sono diventate le mie piste di casa, ma la cosa non aiuta a renderle meno dure. Il mio obiettivo per quest’anno è arrivare in cima al Cermis e poi rivedere Didi (Dietmar Nöckler ndr), che quest’anno è impegnato in circuiti diversi, tra cui la Coppa Italia».

Francesca Franchi (ITA) – 32.a
«Sicuramente speravo in qualcosa di meglio, conto di rifarmi nelle prossime tappe. La pista, con la neve caduta in abbondanza ha reso il panorama magico, era perfetta. Speravo però di fare tutt’altro tipo di gara: va bene così, è comunque esperienza. Non so cosa aspettarmi dalla pursuit di domani, vedrò di recuperare un po’ di energie riposandomi stasera».

Martina Di Centa (ITA) – 33.a
«L’emozione della prima gara di Coppa del Mondo in Italia era tanta. Mi sono sentita un po’ a casa, sulle piste che mi sono più famigliari. Il Tour de Ski è faticoso rispetto alle gare a cui ero abituata. Lo è per tutti però, anche per le veterane. È dura fisicamente, ma anche mentalmente e non vale molto l’averlo vissuto tante volte da spettatrice, a seguire papà (ndr: Giorgio Di Centa). Adesso sono io ad affrontare l’emozione e la fatica e sono io che devo imparare a gestire le energie. È come il primo giorno di scuola. Quest’anno punto proprio a questo: imparare e pian pianino chiudere il gap che inevitabilmente mi divide da questi colossi degli sci stretti con tanti anni di esperienza».

Elisa Brocard (ITA) – 35.a
«La salita nuova non cambia granchè la preparazione mentale: le piste a Dobbiaco sono dure. In più inizia a farsi sentire la fatica delle gare precedenti. Un mese fa mi sentivo molto bene, sono riuscita a centrare la qualificazione, ma purtroppo da lì la forma è andata peggiorando. Non posso dire di sentirmi in forma e non voglio esagerare: se do troppo al Tour de Ski rischio di compromettere tutta la stagione».

G.C.

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