Sci di fondo | 05 gennaio 2021, 12:51

Fondo - Johannes Klæbo torna in Coppa del Mondo: sarà a Lahti e Falun

La nazionale norvegese tornerà a gareggiare nelle due tappe nordiche; l'allenatore della squadra sprint, Arild Monsen, ha annunciato la presenza di Johannes Klæbo

Fondo - Johannes Klæbo torna in Coppa del Mondo: sarà a Lahti e Falun

Soltanto domenica aveva ammesso di aver sofferto nel vedere Bolshunov andare in fuga indisturbato e vincere le due distance di Val Müstair, ora si prepara a dargli nuovamente battaglia sul campo. Dopo aver saltato le tappe di Davos, Dresda e tutto il Tour de Ski, Klæbo tornerà in Coppa del Mondo.

Il campione norvegese, che nelle settimane scorse aveva anche messo in dubbio la sua presenza al Mondiale di Oberstdorf se ci fosse stato anche un minimo rischio per la sua salute, ha deciso di tornare in Coppa del Mondo. La notizia è stata data dall'emittente norvegese NRK, che ha riportato le parole di Arild Monsen, allenatore della squadra sprint della nazionale scandinava, il quale ha affermato che il campione del mondo sprint sarà al via delle tappe della Coppa del Mondo a Lahti (23-24 gennaio) e Falun (29-31 gennaio). Gli atleti viaggeranno in Finlandia su voli charter privati, come già accaduto per la tappa di Ruka. Mentre per la tappa di Falun si muoveranno direttamente in automobile.

Per Klæbo sarà fondamentale fare bene nello skiathlon di Lahti per entrare nel quartetto norvegese che parteciperà a quella competizione oltre a Røthe, che è il campione in carica del format. Certa anche la sua presenza nei Campionati Norvegesi della prossima settimana.

A questo punto è normale chiedersi se l'assenza della Norvegia nelle ultime tappe fosse veramente legata al calendario fitto ed una guerra alla FIS, piuttosto che invece alla semplice paura di muoversi in centro Europa. Una paura giustificabile, sia chiaro, che non condanniamo perché con la salute non si scherza, ma evidentemente per vederli sempre al via della Coppa del Mondo bisognava organizzare l'intera competizione in Scandinavia.

Giorgio Capodaglio

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