Sci di fondo | 06 gennaio 2021, 19:09

Fondo - Le dichiarazioni dei sei italiani in gara nella pursuit di Dobbiaco

De Fabiani: "Oggi è andata decisamente meglio"; Pellegrino: "Non è andata secondo le aspettative"; Salvadori: "Speravo un po' meglio"; Ventura: "Le salite mi hanno messo alla dura prova"; Graz: "Penso il mia Tour finisca qui"; Bertolina: "Oggi per me è stato un test"

Fondo - Le dichiarazioni dei sei italiani in gara nella pursuit di Dobbiaco

Sei gli azzurri in gara nelle pursuit in classico di Dobbiaco. Ecco i loro commenti al termine della 15km. Davide Graz potrebbe aver chiuso il suo Tour a Dobbiaco.

Francesco De Fabiani (ITA) – 16°
«La gara di oggi è andata decisamente meglio di ieri. Purtroppo, partendo con i distacchi, non c’era molto da inventarsi, però il risultato mi fa ben sperare. Cercherò di dare il massimo. Mi piacerebbe migliorare quel secondo posto di un paio di anni fa, anche se non è facile battere un secondo posto. Di sicuro non facciamo strategia, ci adattiamo a quello che succede».

Federico Pellegrino (ITA) – 19°
«La gara di oggi è andata secondo le aspettative. Non era una sprint, e sono riuscito a difendermi anche in tecnica classica. Ho cercato di gestirla insieme agli atleti che partivano insieme a me e poi ho chiuso in volata con gli svedesi. Gran parte della gara l’ho fatta con il mio compagno di squadra, “Defa” (De Fabiani). I suoi talloni li conosco molto bene, perché d’estate ci alleniamo tutti i giorni insieme. Quando si è in gruppo insieme a una tuta amica sicuramente si può contare sulla collaborazione e il lavoro di squadra, non è tutta una gomitata. Quest’anno non sto tirando il fiato, le sprint in genere mi spremono molto e i giorni dopo patisco molto. Le gare in Svizzera sono state toste, ma qui a Dobbiaco sono andato abbastanza bene. Vediamo come esco dalla mass start della Val di Fiemme e poi aspettiamo l’ultima sprint di questo Tour, anche se è in tecnica classica».

Giandomenico Salvadori (ITA) – 24°

«Speravo un po’ meglio, ho faticato molto a tenere il gruppo di Defa (De Fabiani, ITA) e Chicco (Pellegrino, ITA) e ad un certo punto ho dovuto tirare i remi in barca, ma non è andata male. È sicuramente bello essere in gruppo con i compagni di squadra e vederci fra i primi trenta, spero di riuscire a batterli anche, ogni tanto. Vediamo come andranno le gare in Val di Fiemme, perché stranamente quest’anno in classico non mi sto trovando molto bene. Del resto la final climb, che è in pattinato, non è di certo una gara che attendo con impazienza».

Paolo Ventura (ITA) – 34°
«Per adesso sono abbastanza contento. Oggi speravo un po’ meglio perché la tecnica classica è la mia preferita. Purtroppo però non riuscivo a rendere, le salite mi hanno messo a dura prova. Adesso finalmente si torna in Val di Fiemme. Spero di far bene la 15 in classico, che è la tappa che mi si addice di più. Sono anche curioso di vedere come risponderà il mio fisico sulla salita del Cermis».

Mirco Bertolina (ITA) – 48°
«La gara di oggi è stata più che altro un test, per vedere se avesse avuto senso continuare. Personalmente mi sono sentito meglio di ieri, poi quando mi sono staccato dal gruppo con cui sono partito ho amministrato con un atleta americano e l’abbiamo portata a casa. Domani ho occasione di riprendermi e cercare di rimettermi in sesto, l’obbiettivo comunque è la final climb. Non mi spaventa la salita, allenandomi a Santa Caterina sono ben preparato ad affrontare le salite».

Davide Graz (ITA) – 53°
«Mi aspettavo qualcosa di più. Non mi sento in forma, penso che il mio Tour de Ski finisca qui. Sono piuttosto deluso. Oggi non sono mai entrato in gara, ho faticato dal primo chilometro. Se sto bene posso dire la mia sia in classico che in skating, ma questo non è lo stato di forma ideale. Adesso riposerò e spero di qualificarmi per i Mondiali under23».

G.C.

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