Biathlon | 24 febbraio 2021, 18:39

Biathlon - Andreas Zingerle dopo il Mondiale: "Tanta pressione, anche Wierer è umana; Hofer meriterebbe un podio"

L'allenatore azzurro ha commentato il Mondiale di Pokljuka: "Non sono deluso, in qualche modo siamo sempre stati lì ma ogni volta ci è mancato qualcosa"

Biathlon - Andreas Zingerle dopo il Mondiale: "Tanta pressione, anche Wierer è umana; Hofer meriterebbe un podio"

Nove medaglie negli ultimi due anni, poi è arrivato lo zero di Pokljuka, al quale hanno fatto seguito un po’ di critiche. Nei due anni da allenatore responsabile, Andreas Zingerle si era abituato a festeggiare medaglie e titoli, ma il tecnico azzurro non perde la sua calma nemmeno nelle difficoltà e ha commentato il Mondiale appena concluso in un’interessante intervista rilasciata a sportnews.bz.

«Non credo di potermi dire deluso per il Mondiale – ha affermato l’allenatore azzurro – in qualche modo siamo sempre stati lì ma purtroppo ci è mancato ogni volta qualcosa. Questo è ciò che normalmente accade nel nostro sport. Si è visto per tutto l’inverno che gli altri avevano qualcosa in più».

Zingerle ha quindi parlato di Dorothea Wierer e quella maledetta serie nella single mixed. «Penso che Dorothea si fosse messa molta pressione addosso e volesse tantissimo vincere una medaglia. Forse voleva anche troppo. Nell’ultimo poligono ha colpito quattro bersagli e poi ha improvvisamente frenato prima dell’ultimo. Questo le ha fatto perdere il filo ed il risultato sono stati molti errori. Non ti aspetti una cosa del genere da Dorothea, perché normalmente ti abitua a prestazioni straordinarie al tiro. Ma lì si è visto che anche lei è umana. Il periodo difficile di Dorothea rispetto alle ultime due stagioni? Forse perché vuole vincere sempre, che è anche logico. Se le cose non vanno nel verso giusto, la pressione diventa sempre più grande».

Chi sta disputando un’ottima stagione è Lukas Hofer, che però ancora è alla ricerca del suo primo podio stagionale. «Lo meriterebbe – sottolinea Zingerlefino gli è sempre mancato qualcosina. A volte un errore di troppo, in altre occasioni un ultimo giro meno performante. Inoltre non dimentichiamoci che tra gli uomini il livello è altissimo, devi sempre dare il cento per cento. Se Lukas fa un giro di penalità, cerca poi di recuperare con tutti i mezzi. Quindi può succedere che a volte arrivi stanco al poligono. Anche se secondo me quest’anno sta sparando molto bene».

Interessante anche la spiegazione della scelta di preferire Bionaz a Windisch nella staffetta mista.
«Abbiamo deciso così in quanto questa volta gli uomini partivano prima delle donne. Se fosse stato il contrario, come negli altri anni, Windisch sarebbe stato l’ultimo frazionista. Ma a questo punto abbiamo deciso di far esordire Bionaz al lancio. Era in buona forma e meritata questa opportunità».

A Pokljuka si è vista una Lisa Vittozzi in crescita. Una bella notizia anche per i tecnici azzurri, che da ormai due stagioni stavano cercando di recuperarla al cento per cento: «Anche noi ci siamo scervellati per capire da cosa derivino le sue difficoltà. Abbiamo anche controllato se avesse problemi all’arma, ma va tutto bene. Forse è una cosa mentale: lei vuole e si aspetta sempre tanto da se stessa, ciò porta questi problemi».

Infine Zingerle ha parlato delle sue aspettative per il finale di stagione: «Spero che otterremo uno due podi. I ragazzi e le ragazze possono ora riposare qualche giorno per ricaricare le batterie. Poi si continuerà a Nove Mesto».

G.C.

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