Biathlon - Julia Simon distrutta dopo la mass start: "È stato un calvario"

Sognava di conquistare la prima coppa della sua carriera, visto com’è andata le sarebbe forse bastata anche soltanto una top five nell’ultima mass start per poter conquistare la coppa di specialità. Julia Simon ha invece vissuto una giornata da incubo, la più brutta della sua carriera, è caduta in uno di quei suoi bassi che purtroppo ancora non le permettono di competere per traguardi importanti nonostante un grande talento.

La ventiquattrenne di Albertville, che in stagione ha vinto due mass start e il titolo mondiale nella single mixed relay, ha chiuso in 30ª piazza mancando addirittura 15 bersagli, confermando quella poca stabilità al poligono che in condizioni meteo difficili come quelle di ieri è stata messa ulteriormente in luce.

Al termine della gara, Simon era distrutta ed è difficile non provare un po’ di dispiacere nel vederla così affranta al microfono de L’Equipe. «In generale è stato tutto da buttare – ha affermato la giovane francese – è complicato, non ho capito cosa sia successo. Sono arrivata alla prima serie a terra, che il vento era lo stesso. Apparentemente è cambiato mentre mi stavo mettendo in posizione. Mi sono persa. È stato imbarazzante, vergognoso, un calvario. Non c’è altro da dire. Fa veramente male alla testa finire l’inverno in questa maniera. È stata la più brutta gara della mia carriera».

La francese ha ora una grande voglia di riscatto, soprattutto dopo le tante critiche ricevute. La prossima sarà una stagione ancora più importante, che porterà alle Olimpiadi, le prime della sua carriera. «Potete seppellirmi di critiche, ma le userò per essere più forte il prossimo anno. Oggi è stato imbarazzante, ma in stagione ho fatto alcune cose buone e continuerò a farle. Me ne servirò per migliorare questa estate, per allenarmi. Proverò a staccare dal biathlon nelle prossime settimane e tornerò con voglia e freschezza».