Sci di fondo | 10 agosto 2021, 11:29

Sci di Fondo - La protesta della ventenne Stepanova: "Non poter gareggiare con la mia bandiera è un insulto nei miei confronti"

La giovane russa, campionessa mondiale juniores, non accetta di dover gareggiare senza la sua bandiera: "La mia generazione e il doping non stanno nella stessa frase"

Sci di Fondo - La protesta della ventenne Stepanova: "Non poter gareggiare con la mia bandiera è un insulto nei miei confronti"

È una delle giovani più interessanti e promettenti del panorama internazionale. Lo scorso anno ha vinto uno splendido oro nella 5km in skating dei Campionati Mondiali Juniores di Lahti, ha sfiorato il podio nella sprint in classico e ha trascinato la Russia all'argento in staffetta arrivando addirittura a giocarsi l'oro fino all'ultimo metro. Questi risultati hanno spinto Veronika Stepanova, classe 2001, ad entrare quest'anno nei gruppi principali della nazionale russa, quello di Egor Sorin. La giovane, che ha impersonato Stefania Belmondo nelle scene di gara del film sulla vita di Välbe, punta ovviamente a gareggiare con continuità in Coppa del Mondo, dopo aver esordito nell'ultima tappa della passata stagione a Engadin, e, perché no, qualificarsi anche per le Olimpiadi di Pechino, dopo essere stata convocata come riserva al Mondiale di Oberstdorf.

In un'interessante intervista rilasciata a Eurosport, nella quale non ha nascosto di voler vincere una medaglia al Mondiale Under 23 e sognare quella olimpica, Stepanova ha esposto anche tutto il proprio malumore nel dover gareggiare a Pechino, in caso di convocazione, senza bandiera ed inno. La ventenne russo la trova un'ingiustizia nei suoi confronti, dal momento che nel fatidico 2014 aveva appena tredici anni.

«Lo vivo come un insulto e un errore - ha affermato Stepanova - compiliamo il sistema ADAMS (gli atleti segnalano ogni spostamento per poter essere raggiunti dall'antidoping in ogni momento, ndr), rispettiamo tutte le condizioni previste da RUSADA e WADA. La nostra generazione e il doping non stanno nella stessa frase in alcun modo. Perché dovremmo pagarne le conseguenze? La completa mancanza di rispetto nei confronti degli atleti russi si è vista ai Mondiali di dama, quando la bandiera russa è stata rimossa dal tavolo durante la partita. Gli Stati Uniti potrebbero mai essere vittime di un gesto simile? Non credo».

Il dispiacere di una ragazza che sogna la sua prima Olimpiade, da vivere ed affrontare con la tuta della sua nazione e il proprio inno nazionale. Come darle torto? Aveva tredici anni in occasione di Sochi.

G.C.

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