LINK | 17 ottobre 2021, 08:00

Dopo Tokyo 2020, Marcell Jacobs si prepara al 2022

Dopo Tokyo 2020, Marcell Jacobs si prepara al 2022

Una estate magnifica quella italiana. Lo sport del Bel Paese sta assistendo un momento incredibile di forma, con una serie di successi che hanno aumentato la passione verso i nostri colori. Gli italiani, impegnati sotto l’ombrellone a rilassarsi e a concedersi una partita a canasta online, hanno assistito alla vittoria degli Azzurri di Mancini ad Euro 2020 e le imprese dei nostri atleti alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Tra questi c’è Marcell Jacobs, uno dei volti simbolo dello sport italiano. L’atleta vincitore dell’oro nei 100 metri e della staffetta 4X100, ha già messo nel mirino la prossima stagione. Per questo motivo si sta preparando per essere protagonista nel 2022. Il Campione Olimpico dei 100 metri è tornato ad allenarsi dopo le vacanze e ha stilato la propria tabella di marcia per i prossimi cinque mesi, come riporta la Gazzetta dello Sport in seguito a una chiacchierata col suo coach Paolo Camossi.

Il campione italiano si allena, al momento, dalle sette alle nove volte a settimana. In più compie una doppia sessione nei giorni dispari della settimana: pista al mattino e palestra al pomeriggio, il suo tecnico evidenzia che non mette mai più di 180 kg sulle spalle, proprio perché vuole la massima agilità in corsa. Si andrà avanti così per tutto ottobre, poi a novembre le sedute aumenteranno, non solo numericamente ma anche per intensità: consueto lavoro sulle ripetute, le distanze sono quelle canoniche di 60, 80, 120, 150, fino a 250-300 metri.

Il calendario degli eventi è ancora da definire, ma potrebbe ricalcare quello della passata stagione, culminando poi con gli Assoluti ad Ancona e i Mondiali di Belgrado (18-20 marzo). A seguire chiaramente il lavoro che lo porterà verso i Mondiali all’aperto (Eugene, 15-24 luglio).

La Mental Coach di Jacobs: “Mi ha detto che non voleva correre”

Tutti gli atleti sono seguiti da mental coach che li aiutano nei momenti di pressione. Lo stesso è successo a Jacobs nella finale dei 100 metri. Il 27enne nativo di El Paso ha vissuto una vigilia molto particolare. A rivelare ciò è stata la mental coach dell’azzurro Nicoletta Romanazzi che intervenuta nella trasmissione di Linus e Nicola Savino “Deejay chiama Italia” ha rivelato un aneddoto curioso.

Ecco cosa ha rivelato: “Prima della finale a Tokyo Marcell mi ha chiamato dicendomi ‘Io non corro, ho dato tutto, non ho più niente da dare’. Era peraltro in preda ai crampi. A quel punto ‘l’ho sdraiato e l’ho fatto respirare’“. Romanazzi ha spiegato in diretta le tecniche che usa per alleviare lo stress in momenti così particolari grazie proprio alla respirazione.

Una situazione particolare, non nuova, già emersa tempo fa per quanto aveva riferito al Corriere della Sera lo stesso Jacobs: “Chiamo Nicoletta a Roma: ‘Io non ne ho più. Vedi tu se da lì puoi fare qualcosa’. Cominciamo gli esercizi di respirazione. Al telefono, per venti minuti. Butto via le tossine, recupero la presenza in me stesso. Poi mi rialzo e penso: ‘Dai, ci siamo‘”.

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