Biathlon - 02 dicembre 2021, 17:10

Biathlon - Elvira Öberg ammette: "Non pensavo di salire sul podio con due errori"

Per Danielsson Projekt P.

Un doppio errore al poligono le ha negato una vittoria che avrebbe ottenuto con ampio margine di vantaggio. Elvira Öberg ha confermato di essere oggi l’atleta più veloce, nettamente più in forma anche rispetto alla sorella Hanna e tutta la squadra svedese. Un’atleta che se continuasse a sciare con questo rimo diventerebbe l'avversaria da battere in stagione.

Il secondo posto rappresenta per lei il miglior risultato in carriera e terzo podio in Coppa del Mondo, arrivato proprio nella gara di casa. «È stato fantastico salire sul podio qui – ha raccontato Elvira Öberg in conferenza stampa – avevo anche amici e famiglia presenti qui. Questo è il primo grande evento a cui la gente può assistere dopo tanto tempo ed è stata quindi una bella esperienza regalare loro il podio. Gareggiare con il pubblico rende le cose molto diverse rispetto alla passata stagione, si sente più pressione. Ora è però già qualche gara che abbiamo il pubblico e credo che sta diventato sempre più facile per me. Provo a guardare solo l’aspetto positivo e trarne energia».

Il pettorale numero 1 non ha penalizzato Öberg, molto convinta nei propri mezzi. «Già la scorsa settimana, sapevo di stare veramente bene sugli sci e avevo intenzione di scendere in pista credendo nelle mie sensazioni e senza pensare a cosa avrebbero fatto le altre. Quindi in questo momento mi piace avere il numero uno, perché so solo di dover dare il mio cento per cento e concentrarmi solo su me stessa. So che il mio ritmo è abbastanza buono».

Un passo sugli sci che le ha permesso di salire sul podio nonostante due errori. «Quando manchi due bersagli in una sprint, soprattutto in queste condizioni, non ti aspetto il podio, forse una top six. Ero quindi un po’ nervosa nell’attesa, anche perché Tiril aveva un numero alto e non puoi mai essere sicura fino alla fine. Sapevo però di aver fatto un ottimo ultimo giro e aver dato tutto. Sono felice di questo».

G.C.