Sci di fondo | 03 gennaio 2022, 18:00

Sci di Fondo - Pellegrino: "Sono convinto che il lavoro che sto facendo pagherà"

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Nonostante l’assenza di una sprint, anche quest’anno Federico Pellegrino ha deciso di arrivare fino in fondo al Tour de Ski. Il valdostano delle Fiamme Oro si è anche comportato bene nella durissima mass start di 15 km in tecnica classica, da lui chiusa al 27° posto dopo aver anche occupato le posizioni di testa nei primi giri.

«È una 15 chilometri che sembra quasi una trenta per quanto è dura
– ha affermato Pellegrino in mixed zone – ma oggi il mio obiettivo era soffrire e mi sembra di averlo fatto. Posso ritenermi quindi soddisfatto sotto questo punto di vista. Le condizioni della neve sono sempre particolari in questi giorni, la temperatura è sopra lo zero ma la neve è fine, quindi il lavoro non è semplice per gli skiman. Oggi i miei sci sembravano più che buoni, ma non è comunque facile quantificarlo quando hai sei giri con tanta salita e in discesa possono esserci giochi di scie varie, oltre che di freschezza delle gambe».

Pellegrino è soddisfatto delle risposte avute fin qui dal suo corpo, perché l’obiettivo era gareggiare per migliorare la condizione a un mese dalle Olimpiadi: «Il fisico sta bene, come tanti sto continuando a lavorare in vista delle Olimpiadi. Sono arrivato a inizio stagione che mi sentivo bene ma ero carico di ore. Questo Tour de Ski mi è utile in questo senso, serve per smaltirle un po’ con l’intensità. Sarebbe più bello giocarsi la vittoria in ogni gara, ma questo è il mio livello adesso, però non mi faccio tanti problemi perchè so a cosa voglio puntare. Manca un mese ai Giochi, sono convinto che il lavoro che sto facendo pagherà».

Pellegrino ha quindi parlato anche dei suoi compagni di squadra, in particolare Francesco De Fabiani, caduto a inizio gara, proprio quella 15 km a cui teneva moltissimo. «Tenevo tantissimo che oggi Francesco riuscisse a fare ciò che ha sempre fatto qui in Val di Fiemme, lottare per la vittoria. Purtroppo la caduta nel primo giro non l’ha certamente aiutato. Inoltre credo che abbia constatato anch’egli, quanto siano balorde le sprint, perché se fai quelle in classico come noi, sempre a inseguire, rischi che ti rimangono nelle gambe e nella schiena. Ovviamente c’è chi come Klæbo fa sembrare tutto facile, sembra quasi giocare con noi, ma parliamo di chi oggi è diventato sulla carta il più forte di sempre. A noi gli sforzi restano sulle gambe e Francesco probabilmente ne ha risentito. Inoltre non mi sembrava nemmeno molto veloce come materiali, perché l’ho superato un paio di volte in discesa nei primi giri (De Fabiani ha avuto un problema tecnico a causa della caduta, ndr). Ci tengo a dire anche un bel bravo a Rastelli, che è stato sempre lì a giocarsela per la top venti e ha tenuto tutta la gara. All’inizio abbiamo anche provato ad aiutarci un po’, ma alla fine non ce l’ho più fatta, mentre lui è rimasto lì con quel gruppo. Una bella prova».

Pellegrino sarà domani al via della tappa conclusiva al Cermis, tanto che l’azzurro ha anche cercato di guadagnarsi qualche punto nel bonus point iniziale per partire in una posizione migliore.

Giorgio Capodaglio

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