Sci di fondo - 06 gennaio 2022, 09:01

Sci di Fondo - Il giudizio di Stauder sul Tour de Ski della squadra italiana

Sci di Fondo - Il giudizio di Stauder sul Tour de Ski della squadra italiana

Al termine del suo primo Tour de Ski, il dt azzurro Freddy Stauder ha tracciato il bilancio della prova della squadra italiana. Il direttore tecnico azzurro è convinto che siano arrivate delle buone indicazioni, grazie ai bei risultati di Laurent e le buone prestazioni di Ganz al femminile, e le belle gare di De Fabiani e Pellegrino, con buoni piazzamenti di Rastelli e Salvadori al maschile.

«Il bilancio non è affatto negativo – ha affermato Stauder a Fondo Italia – abbiamo ottenuto alcuni buoni piazzamenti sia con gli uomini sia con le donne in un Tour de Ski molto competitivo. Siamo stati un po’ sfortunati in certe gare a causa di alcune cadute, ma anche queste fanno parte del gioco. Vedo che i nostri atleti sono motivati, hanno voglia di riscattarsi e di arrivare, che è fondamentale».

Al femminile, Stauder ha applaudito le ottime prestazioni di Laurent e Ganz, ma allo stesso tempo ha apprezzato anche altro: «Anna Comarella è in crescita, come si è visto nel corso della manifestazione, mentre lunedì è arrivato un segnale anche da Martina Di Centa. Lei è la più giovane del gruppo ed è sempre difficile entrare a far parte di questi livelli, ma bisogna farlo prima o poi».

Tra gli uomini, invece, Stauder si è complimentato soprattutto con Rastelli, che partito dalla squadra di sede dell’Esercito, sembra essersi di fatto qualificato per le Olimpiadi: «Ho visto un Rastelli che si è proposto bene, che è venuto al Tour per questo e ha fatto vedere di avere le carte in regola per andare avanti e prepararsi per le Olimpiadi. Penso che non dovrebbero esserci grandi ostacoli. Anche Salvadori ha fatto bene. Gli altri ragazzi ci sono ma devono dare qualche conferma, che è importante. Per quanto riguarda Pellegrino e De Fabiani, loro due sono già focalizzati sulle Olimpiadi, che rappresentano l’appuntamento più importante quest’anno, per loro e per noi tutti come squadra».

G.C.

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