Biathlon - 22 gennaio 2022, 18:00

Biathlon - Il particolare derby del cuore di Sanfilippo: "Il mio compagno è proprio lo skiman di Bescond"

Biathlon - Il particolare derby del cuore di Sanfilippo: "Il mio compagno è proprio lo skiman di Bescond"

“Incredibile, proprio con la Francia e con Bescond” sospira, accennando un sorriso. Il destino ha giocato uno scherzo molto particolare a Federica Sanfilippo, che dopo un fantastico ultimo giro, il migliore in assoluto dell’ultima frazione e della squadra italiana, ha concluso alle spalle della francese, mancando di un soffio il podio ad Anterselva. “Ah quella spaccata finale, il mio allenatore sarà arrabbiato” continua l’azzurra riferendosi al suo allenatore di fondo nelle Fiamme Oro, prima di accendere il microfono e iniziare ufficialmente l’intervista.

La poliziotta della Val Ridanna ha disputato una grande ultima frazione, la migliore della squadra italiana, ha utilizzato tre ricariche, due nell’ultima serie, ma con il cuore è rientrata su Bescond, dando l’impressione anche di poterla poi battere in volata, prima di venire beffata con quella spaccata finale nella quale la francese è andata con più scaltrezza. Proprio quella Bescond che è seguita dallo skiman Louis Deschamps, ironia della sorte proprio il compagno di Federica Sanfilippo. «Si, lui non solo è skiman della Francia, ma proprio di Bescond (ride, ndr). Posso immaginare come si sentisse in gara durante l’ultimo giro. Sono contenta per loro, magari la prossima volta che faremo una battaglia vinceremo noi. Non so per chi ha tifato, diciamo che alla fine per lui la situazione era facile, avrebbe vinto in ogni caso. Per me invece è stato ben diverso (accenna un amaro sorriso, ndr)».

La volata persa di un soffio non ha però tolto il buonumore a Federica Sanfilippo, che sa di stare bene fisicamente, proprio quello che cercava alla vigilia delle Olimpiadi: «Ieri ho detto che il biathlon mi piace sempre di più e …. dai, lo confermo anche oggi. Anche la battaglia con la Francia è stata bella, eravamo lì per il podio, vuol dire che ci siamo. Mi dispiace, ci ho creduto fino all’ultimo, ma le battaglie sono così.
Nell’ultimo giro oggi ho fatto del mio meglio, mentre nel primo e secondo ho sofferto un po’, perché avevo del mal di gambe forse a causa della gara di ieri. Sono contenta di come ho lavorato al poligono, forse una ricarica in meno avrebbe facilitato la gara ma è andata così. Sapevo di essere forte nell’ultimo giro, perché nelle ultime gare sto andando sempre meglio. Ho visto la francese sempre più vicina, così ci ho provato. Forse lei aveva le gambe più lunghe»
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Un pensiero anche su Comola, che le aveva dato il cambio in terza posizione. «Per lei poteva essere il primo podio. Sammi ha fatto vedere in staffetta che si difende bene, fa il suo, ovviamente paga ancora un po’ sugli sci, ma nemmeno tanto vista la giovane età. Devo dire però che sono contenta per lei, perché ha fatto fin qui delle belle staffette». E dove può arrivare questa squadra alle Olimpiadi? «Sai bene che le staffette hanno le loro regole, ogni gara è diversa. Ognuna di noi dovrebbe fare il massimo ed essere perfetta, inoltre servirebbe anche fortuna, tutto dovrebbe girare al meglio per poter sperare nel podio. Ovviamente sarebbe bello, un sogno nel cassetto per tutte noi. Faremo del nostro meglio in tutto, poi vediamo».

Giorgio Capodaglio

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