Sci di fondo | 26 gennaio 2022, 23:05

Sci di Fondo - Caos Covid, i fondisti norvegesi in coro sui social: "Incrociamo le dita"

Sci di Fondo - Caos Covid, i fondisti norvegesi in coro sui social: "Incrociamo le dita"

"Incrociamo le dita". Sui social i fondisti norvegesi cercano "good vibes", sperando di scongiurare ciò che più temono: scoprirsi positivi e dover saltare i Giochi Olimpici di Pechino, dopo le positività riscontrate di Arild Monsen, allenatore della squadra sprint maschile, e delle atlete Heidi Weng e Kalvå. Therese Johaug, che dal suo rientro dopo aver saltato due stagioni, ha dominato lo sci di fondo femminile con il solo obiettivo di vincere il suo primo oro olimpico individuale, l'unica cosa che le manca in una carriera straordinaria, ha postato una sua foto sotto al sole di Seiser Alm, con la frase "Godersi il sole e incrociare le dita per Pechino".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il grande favorito in campo maschile, uno Johannes Høsflot Klæbo che oltre a vincere ha emozionato per le imprese realizzate in questo primo scorcio di stagione. Il campione norvegese ha preparato le Olimpiadi di Pechino con l'obiettivo di vincere su più format di gara, dopo la squalifica del Mondiale di Oberstdorf non ancora digerita. Anch'egli però vede il suo obiettivo olimpico a forte rischio dopo quanto accaduto negli ultimi giorni. «Gli ultimi giorni sono stati veramente speciali e sembra proprio che anche i prossimi lo saranno altrettanto. Come molto di voi sanno, il Covid ha lasciato il suo segno nel nostro raduno in Italia. Siamo ancora in attesa di conoscere i risultati dei nuovi test, mentre stiamo vivendo in completo isolamento al momento. Dobbiamo prendere un giorno alla volta e cercare soltanto di restare concentrati sulle Olimpiadi. "Non sprecare le tue energie sulle cose che non puoi cambiare" è il mio modo di vivere, ed è esattamente ciò che sto facendo in questa situazione. Abbiamo fatto di tutto per restare lontani dal covid, e stiamo incrociando le nostre dita e sperare per il meglio».

 

Oltre a Klæbo e Johaug anche Iversen ed altri nazionali norvegesi hanno scritto messaggi simili. Effettivamente hanno fatto tutti il massimo e il fatto che il virus abbia colpito proprio Heidi Weng, probabilmente l'atleta che più di tutti è stata attenta, significa che bisogna fare attenzione ma soprattutto essere tanto fortunati. Incrociamo le dita anche noi, non solo per loro, ma per tutti gli atleti olimpici che stanno aspettando l'esito dei loro tamponi.

Giorgio Capodaglio

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