Sci di fondo - 22 marzo 2022, 11:41

Sci di Fondo - EYOF a Vuokatti, Anttola vince anche la 7,5 km in classico; Ghio giunge quarto

Sci di Fondo - EYOF a Vuokatti, Anttola vince anche la 7,5 km in classico; Ghio giunge quarto

Dall’argento nella 10 km in classico del Mondiale Juniores di Lygna e l’esordio in Coppa del Mondo a Lahti (37° nella 15 km in classico) alla doppietta di medaglie d’oro agli EYOF. È una stagione davvero molto positiva per Niko Anttola, grande promessa dello sci di fondo finlandese.

A Vuokatti, davanti ai suoi tifosi, Anttola ha avuto una condotta di gara perfetta nella 7,5 km in classico, riuscendo a controllare nella prima parte di gara per poi essere autore di un finale dal ritmo altissimo, nel quale è riuscito a battere piuttosto nettamente il tempo del ceco Jiri Tuz, staccato di 10”6, dopo essere stato in testa per metà gara. Per il finlandese è il bis, dopo il successo ottenuto già ieri a skating. In terza piazza lo svedese Elias Danielsson, giunto a 15”4, che ha lasciato giù dal podio un ottimo Davide Ghio. Il piemontese delle Fiamme Gialle è giunto quarto a 19”2, dopo una gran bella seconda parte di gara nella quale ha tenuto il ritmo del vincitore, riuscendo a recuperare secondi su tutta la concorrenza. L’azzurro, classe 2004, ha confermato ancora una volta il suo talento.

Molto significativa, e ci teniamo a sottolinearla, la quinta posizione di Oleksandr Lisohor, giovane fondista ucraino autore di una prova superlativa. Per lui quinto posto finale dopo aver anche sognato il podio. In estate lo avevamo visto vincere l’oro mondiale nell’individuale a skating del Mondiale di skiroll in Val di Fiemme. Una piccola gioia per lui, la cui presenza qui è davvero molto importante.

Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, è arrivato il 13° posto di Hannes Oberhofer, che ha confermato un buon livello. Di poco alle sue spalle, 14° posto finale, è giunto Andrea Zorzi. 26ª posizione, invece, per Alex Serafini, penalizzato da un pettorale di partenza alto, che l'ha visto perdere tanto nel finale a causa di una neve sempre più bagnata.

Giorgio Capodaglio

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