Biathlon - 09 aprile 2022, 18:00

Biathlon - Andreas Zingerle: "Anterselva 2020 è stato il momento più bello, c'erano tante aspettative dopo le vittorie di Östersund"

Biathlon - Andreas Zingerle: "Anterselva 2020 è stato il momento più bello, c'erano tante aspettative dopo le vittorie di Östersund"

La settimana scorsa è stata festeggiato ad Anterselva, per l'ennesima volta, in occasione della festa degli atleti. Prima da atleta e successivamente da allenatore, Andreas Zingerle è stato tante volte protagonista di questo evento, visti i tanti successi ottenuti nel corso della sua lunga carriera in ambo i ruoli. Questa volta, però, la festa ha avuto un sapore particolare per Ando, in quanto arrivata dopo l'annuncio di aver deciso di lasciare la guida della nazionale italiana di biathlon e soprattutto perché con lui sul palco erano presenti anche i figli Linda e David.

Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Andreas Zingerle, che al microfono di Fondo Italia è tornato sull'ultima stagione, ha rivissuto le emozioni della medaglia vinta da Dorothea Wierer a Pechino, ha svelato che il Mondiale di Anterselva 2020 è stato il momento più bello della sua carriera da allenatore e, infine, ha dato un consiglio a Windisch e Hofer per un loro futuro dietro al binocolo.

Di seguito un piccolo estratto delle dichiarazioni di Zingerle che potete ascoltare per intero nel video a fondo pagina.

«Quest'anno ogni tappa è stata particolare, in quanto ero consapevole che sarebbe stata l'ultima volta in ognuna di queste località».
«La medaglia di Wierer a Pechino? È stata bellissima, ma molto dura per come sono andate le cose nel corso dell'inverno. Fino alla sua vittoria nella mass start di Anterselva non ci credevo più così tanto, ma dopo quel successo ho capito che avrebbe potuto vincere la medaglia a Pechino».
«Il ricordo più bello della mia carriera da allenatore è il Mondiale di Anterselva. Venivamo da un Mondiale ricco di successi a Östersund e dissi ai miei colleghi che avevamo preso uno zaino molto pesante in vista di Anterselva, perché le aspettative sarebbero state ovviamente alte. Sentivo la gente convinta che avremmo vinto molto, così ho pensato che avremmo dovuto fare tutto perfettamente in vista del Mondiale. Fortunatamente è andata bene».
«Io penso che Windisch dovrà imparare prima il mestiere. Domi forse ancora non sa tutto quello che lo aspetta da tecnico, quando sei atleta non sai tante cose. Quando un atleta passa dall'altra parte scopre delle cose che da atleta non vede».

Giorgio Capodaglio

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