Biathlon - 28 maggio 2022, 17:31

Biathlon - Alex Inderst: "Con i giovani servirà pazienza, ma la presenza di Hofer, Wierer e Vittozzi li aiuterà"

Biathlon - Alex Inderst: "Con i giovani servirà pazienza, ma la presenza di Hofer, Wierer e Vittozzi li aiuterà"

Dopo aver allenato la nazionale juniores e negli ultimi anni la Squadra B, come responsabile per l’IBU Cup, nel cambio d’organico della nazionale azzurra di biathlon, Alex Inderst è passato al ruolo di allenatore responsabile delle squadre azzurre.

Una grande responsabilità per il carabiniere altoatesino, che sarà la figura di riferimento per gli staff tecnici delle squadre maschile e femminile. «Dovrò seguire il lavoro degli staff tecnici delle due squadre – ha chiarito a Fondo Italia, quando lo abbiamo incontrato in occasione del raduno di Viareggio della scorsa settimana – preparare i programmi, organizzare gli allenamenti. Rispetto al passato farò meno lavoro sul campo con gli atleti, dei quali se ne occuperanno i miei colleghi, con cui sarò sempre in contatto». Un ruolo che comunque vedrà Inderst seguire le squadre anche sul campo: «Abbiamo due gruppi separati, in quanto sono ampi, quindi io cercherò di muovermi da un raduno all’altro, mi dividerò tra uomini e donne, mentre in Coppa del Mondo sarò sempre presente insieme agli altri tecnici della squadra».

Inderst ha quindi parlato delle nuove squadre, due gruppi molto ampi con tanti giovani all’interno, una scelta radicalmente diversa rispetto agli esigui gruppi di lavoro degli anni passati. «Abbiamo pensato fosse la miglior soluzione guardando a medio o lungo termine – ha spiegato – volevamo fare squadra creando spirito di gruppo, dare a tutti le stesse possibilità, permettere loro di allenarsi veramente bene, per poi ovviamente ridurre il gruppo nelle prossime stagioni, quando ci concentreremo maggiormente sull’obiettivo olimpico. In questo senso, non è stata nemmeno casuale la scelta di partire qui al mare, proprio allo scopo di creare lo spirito di squadra, essere uniti, perché in passato l’unità del gruppo è stata la nostra forza».

Con Wierer inserita nella squadra maschile, Lisa Vittozzi è l’atleta più esperta all’interno del folto gruppo femminile, l’ovvio punto di riferimento. Inderst è convinto che ciò possa aiutare sia le giovani che la stessa atleta di Sappada: «Certo, Lisa è la leader del gruppo femminile, la più esperta e come tale avrà un ruolo molto importante all’interno della squadra. Allo stesso tempo, la presenza delle giovani farà molto bene anche a lei, perché queste ragazze porteranno uno spirito di squadra nuovo che farà bene a tutto il movimento».

Lukas Hofer si allenerà con l’Italia soltanto in alcuni raduni, mentre negli altri sarà con la Svezia. Il programma del carabiniere azzurro sarà quindi frutto della condivisione tra gli staff tecnici svedese e italiano. Inderst avrà un ruolo molto importante in questa collaborazione: «La programmazione della sua preparazione sarà condivisa tra me e Johannes Lukas, allenatore della Svezia, con il quale sono sempre in contatto. Abbiamo già preparato per Luki (Hofer, ndr), il miglior programma di allenamento possibile. Lui svolgerà alcuni raduni con la Svezia ed altre volte sarà con noi per i raduni, le gare estive e a novembre quando ci alleneremo in Scandinavia. Con Johannes Lukas è nata una bella collaborazione. È importante, perché se fatta bene, può essere un grande vantaggio per Luki e per tutti noi, che possiamo imparare qualcosa. Alla fine Luki si allena da anni nel nostro sistema, quindi è importante per lui inserire delle novità, che danno stimoli nuovi al suo fisico».

Dopo i ritiri di Bormolini e Windisch, in attesa della crescita dei più giovani, l’Italia si ritrova in pieno cambio generazionale. Inderst ha invitato tutti a essere pazienti con i più giovani, ma allo stesso tempo vuole anche che essi si prendano le proprie responsabilità, sfruttando anche l’opportunità di crescere all’ombra di Wierer, Hofer e Vittozzi. «Abbiamo una squadra giovane e certamente ci vorrà pazienza. Non possiamo pretendere subito certi risultati in Coppa del Mondo, in quanto molti sono ancora junior. Il nostro obiettivo è che crescano. Sicuramente, in questo senso, la presenza di Doro, Luki e Lisa è molto positiva, perché con i loro risultati possono permettere a questi giovani di crescere nella loro ombra. Ovviamente, però, anche essi dovranno poi prendersi delle responsabilità e mostrare cosa sanno fare, perché so che in questi giovani il livello c’è e con esso le possibilità di fare bene. Noi abbiamo la responsabilità di lavorare nel modo giusto per tirare fuori il loro meglio. Atleti come Doro, Lisa e Luki sono un punto di riferimento fondamentale, perché quando in allenamento riesci a essere lì con loro, allora capisci di aver raggiunto un ottimo livello».

Giorgio Capodaglio

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