Biathlon | 07 luglio 2022, 18:00

Biathlon – “Quando inizierà a nevicare, vedremo"; Mari Eder svela il possibile futuro sulla continuazione o meno della propria carriera

Dopo tre mesi senza rilasciare nessuna dichiarazione sul proprio futuro la biathleta finlandese ha annunciato che ha ripreso ad allenarsi, ma che ancora non sa se la vedremo in gara il prossimo inverno.

Biathlon – “Quando inizierà a nevicare, vedremo"; Mari Eder svela il possibile futuro sulla continuazione o meno della propria carriera

La scorsa primavera al termine di una stagione di biathlon caratterizzata in principal modo dai Giochi Olimpici di Pechino, gli appassionati della disciplina invernale che si pratica con la carabina sulla schiena si erano mostrati alquanto preoccupati che le big del movimento potessero tutte in blocco aver disputato l’ultima stagione.

Come da tradizione, al termine di un annata agonistica che chiude il quadrienno olimpico, il numero degli atleti che annunciano il termine della carrriera subisce una naturale impennata. Fra Marzo ed Aprile nel lungo elenco di biathlete e biathleti che allungavano via via questa lista di ritirati, per la gioia dei tifosi, dell’IBU, di media e organizzatori, non hanno figurato le quattro veterane e le più vincenti dell’attuale circuito del biathlon sulle quale si vociverava un loro addio al termine della passata stagione. Parliamo di Marte Røiseland, Tiril Eckhoff, Dorothea Wierer e Denise Hermann. Tutte loro, superata la soglia dei trent’anni, chi prima e chi dopo, hanno annunciato l'intenzione di proseguire la propria carriera agonistica, riprendendo a breve gli allenamenti per gareggiare almeno un’altra stagione.

Ma vi è un’altra biathleta, seppur meno vincente e carismatica delle quattro sopra citate, che arrivata alla soglia dei trentaquattro anni, fino alla scorsa settimana non aveva rilasciato nessuna dichiarazione, nessun video sul proprio canale social, eclissandosi per più di due mesi dal mondo dello sport, senza lasciar trapelare all’esterno nulla circa la continuazione o meno della propria carriera. Parliamo della biathleta finlandese Mari Eder vincitrice di due prove in Coppa del Mondo seppur risalenti oramai a cinque stagioni or sono.

Un primo indizio sul nebuloso futuro agonistico della finlandese si è avuto lo scorso Aprile, quando il nuovo capo allenatore norvegese Erik Bartlett ha ufficializzato il roster della nazionale finlandese per la stagione 2022-23. Nella lista Mari Eder non vi figurava, ma ciò era già accaduto in passato quando la nativa di Eno, ma che da qualche anno vive stabilmente nel comune salisburghese di Thalgau, si era preparata in proprio o appoggiandosi alle amiche-colleghe della Bielorussia sotto il comando del coach austriaco Reinhard Gosweiner.

Una seconda indicazione sulla possibilità o meno di vedere ancora la, da nubile Laukkanen, imbracciare la carabina il prossimo inverno, la si è avuta due settimane fa, quando il Ministero della Cultura e dello Sport finlandese ha diramato la lista degli atleti che beneficeranno nella prossima stagione della sovvenzione statale per i risultati conseguiti nella scorsa stagione olimpica. In tale elenco il nome Eder, una volta di più, non vi figurava. Interpellata dalla finlandese YLE Tv la biathleta careliana ha rotto un silenzio mediatico che durava da più di due mesi spiegando solamente la scelta di rinunciare alla sovvenzione statale: “Non è un segreto che io abbia pensato a lungo al futuro della mia carriera. Ma sono giunta alla conclusione che, indipendentemente dal fatto che la mia carriera continui o meno, non sono più in una posizione nella mia carriera in cui vorrei richiedere una sovvenzione. Allo stesso modo, io continuo a lavorare e ad essere appoggiata dai miei abituali partner commerciali. La non richiesta mi sembrava un gesto naturale e forse in qualche modo si dirige verso il tipo di cose che voglio portare nella mia vita. Sono davvero grata per le sovvenzioni e per il sostegno dei miei sostenitori nel corso degli anni, ma ora ho preso una linea diversa.”

Da questa affermazione, comunque, perdurava ancora un grosso punto interrogativo circa il ritiro o meno dall’attività agonistica.

Poi, la settimana scorsa sui propri canali social la bionda biathleta ha rotto il proprio silenzio affermando che da inizio Giugno aveva ripreso ad allenarsi in solitaria, ma che al momento ancora non aveva una precisa cognizione se nella prossima stagione indosserà un pettorale nell’ouverture di Coppa del Mondo di Kontiolahti, oltre a proiettarsi nel futuro con l’attività di vendita di articoli sportivi che sta avviando col marito e skimen austriaco Benjamin Eder: la BE.ME., ovvero le iniziali dei loro rispettivi nomi e cognomi.

Nel post pubblicato da Mari vi sono a tutt’oggi ancora alcuni grossi se circa il proprio futuro agonistico: “Io amo lo sport, le gare e l'allenamento e non sono sicura se potrò mai spegnere questa passione. Ho iniziato ad allenarmi e sono ancora appassionata a questo e agli obiettivi futuri, ma voglio avere la possibilità di appassionarmi anche ad altre cose. Sto iniziando con mio marito una nuova attività durante quest'estate che speriamo porteremo a pieno regime la prossima primavera. È importante che finalmente io abbia anche altri obiettivi nella vita oltre a uno sport da praticare. Se ho intenzione di gareggiare il prossimo inverno, è ancora da valutare appieno, ci sono molte cose e obiettivi che devono essere raggiunti durante la stagione estiva. Quindi penso che, quando inizierà a nevicare, vedremo dove mi trovo e dove saranno il mio cuore e la mia passione.”

Ragazza sempre molto sensibile alle varie problematiche che riguardano i giovani e lo sport d’elite ed incline per natura ad aiutare le nuove generazioni che vogliano avvicinarsi al biathlon, Mari nelle ultime stagioni ha spesso sofferto di malanni e anche di overtraining che ne hanno precluso il notevole potenziale sugli sci stretti. Potenziale spesso però limitato da un'atavica difficoltà nello shooting in piedi e nella velocità d’esecuzione che nonostante il cambio di allenatori a livello nazionale prima e una volta trasferitasi in terra austriaca poi, non si sono mai sviluppati al meglio fuorchè in quel magico, ma allo stesso tempo tragico, per via della morte avvenuta la notte precedente del suo coach del tiro, weekend norvegese di metà Marzo 2017 dove fece doppietta sprint-inseguimento.

Rumors all’interno della Suomen Ampumahiihtoliitto segnalano una Eder che, senza pressione, e se sana fisicamente, intenderebbe saltare qualche tappa di Coppa del Mondo fra Dicembre e Gennaio per presentarsi poi più riposata che in passato ai Campionati del Mondo di Oberhof che con buona probabilità rappresenteranno il passo finale della sua comunque valorosa carriera.

Paolo Romanò

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