Sci di fondo - 08 agosto 2022, 11:55

Sci di Fondo - Dopo tanti trionfi da atleta, Britta Johansson Norgren inizia una nuova carriera da allenatrice

Foto Newspower

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Ha avuto una lunga carriera ricca di soddisfazioni, prima in Coppa del Mondo e soprattutto ai Mondiali, nei quali ha vinto due medaglie in staffetta, poi nel circuito dello Ski Classics, nel quale ha ottenuto un totale di 25 vittorie e ben sei successi nella classifica generale del Pro Tour.

Vent'anni di carriera per Britta Johansson Norgren, che ha deciso di appendere gli sci al chiodo lo scorso aprile, in occasione della Ylläs-Levi, indossando per l'ultima volta la tuta del Team Lager 157 Ski Team.

A quattro mesi dal suo ritiro, Norgren ha parlato al sito langd.se. «Certamente ho avuto bisogno di abituarmi all'idea di non essere più un'atleta d'élite - ha amesso la svedese - anche in questi giorni, quando ci sono state le gare del Blink in Norvegia, oppure vedo che la mia vecchia squadra va in raduno. Per me era ormai un'abitudine avere un obiettivo su cui lavorare. Allo stesso tempo devo essere onesta e dire che è molto bello sapere di non dover uscire ad allenarmi per cinque ore se il tempo è brutto».

Rispetto ad altre atlete, che continuano ad allenarsi per competere, Norgren preferisce allenarsi ma senza porsi particolari obiettivi: «Ho scelto di non farlo. Ora voglio trovare un equilibrio, allenarmi per stare bene. Ma probabilmente ci saranno degli obiettivi in ​​futuro, ma non sarà lo sci, perché lì potrei solo peggiorare. Mi piacerebbe pensare che ci sarà qualcosa con la corsa, ma vedremo di cosa si tratta, sinceramente non lo so».

Norgren ha però un nuovo obiettivo, quello di allenare: «Vorrei progetti a lungo termine, mi piacerebbe lavorare con le persone per uno o più anni. Per ottenere risultati si tratta di processi che devono durare diversi anni. Si tratta di iniziare con un incontro in cui discutiamo della situazione attuale e di dove l'atleta vuole arrivare, e poi ci saranno continui incontri e dialoghi. Parallelamente alla mia carriera sportiva d'élite, ho letto molto di scienze sportive, nutrizione e allenamento, e questi studi combinati con l'esperienza e le conoscenze maturate nel corso della mia carriera, li userò. Se allenerò solo atleti d'élite? No. Voglio lavorare in modo ampio, magari con appassionati che vogliono gareggiare alla Vasaloppet e riuscire a trovare il giusto equilibrio tra allenamento, lavoro e famiglia. Vorrei collaborare con persone che vogliono diventare sciatori migliori e divertirsi allo stesso tempo. Sento che ci sono molte persone che soffrono molto prima della Vasaloppet, perché hanno la sensazione di non passare abbastanza tempo con la famiglia e vogliono fare bene al lavoro, e allo stesso tempo per loro allenarsi è faticoso. Voglio aiutarli a trovare un allenamento efficace».

Norgren ha lavorato tanto con il mental coach, Stig Wiklund, che ora è una figura chiave nella sua nuova professione: «Stig è stato di grande aiuto e i consigli che ho ricevuto da lui sono stati molto preziosi. Sono stata tra le prime ad affidarmi al mental coach, all'inizio della mia carriera d'élite solo pochi lavoravano su questi aspetti. Ormai nella stragrande maggioranza degli sport d'élite si utilizzano consulenti mentali. Ed è importante gestire anche la vita fuori dalla pista, non solo l'allenamento o la competizione stessa. Voglio aiutare e supportare le persone a farlo nel mio nuovo ruolo di allenatrice». 

G.C.

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