Skiroll - 08 agosto 2022, 16:06

Skiroll - L'entusiasmo di Tanel dopo il Blinkfestivalen: "Un'esperienza splendida che porterò sempre con me"

Skiroll - L'entusiasmo di Tanel dopo il Blinkfestivalen: "Un'esperienza splendida che porterò sempre con me"

Lo avevamo sentito alla vigilia della sua partenza per la Norvegia, quando non vedeva l'ora di raggiungere Sandnes e vivere la sua prima esperienza al Blinkfestivalen. Matteo Tanel era orgoglioso di aver ricevuto l'invito del Comitato Organizzatore dell'evento, per rappresentare da campione del mondo l'ambiente internazionale dello skiroll. L'altoatesino del Team Robinson ha raggiunto la Norvegia accompagnato dal dt della nazionale Michel Rainer ed Enzo Macor, e ha affrontato tre competizioni: Lysebotn Opp (7.5 km in salita a skating), mass start da 15 km a skating e sprint a skating.

Al termine di questa esperienza, Tanel è ancora più entusiasta di quanto fosse già alla vigilia: «È stato bello - ha raccontato a Fondo Italia - me la sono proprio goduta. Vedevo sempre gli altri che andavano a questo Blinkfestivalen e raggiungevano la partenza della gara in salita attraversando in battello questo fiordo, qualcosa di particolarissimo. Così ho sempre desiderato andarci, per me era un sogno. In questi giorni mi sono proprio gustato tutte le gare a cui ho partecipato, mi sono diverito. Ero lì con gente fortissima, atleti che solitamente vedo solo in tv, ho corso con loro ed è stato qualcosa di unico. È bello poter parlare prima e dopo la gara con questi campioni, scambiarsi un po' di impressioni. È stata un'esperienza splendida, che mi porterò sempre dentro, al di là dei risultati ottenuto».

Ovviamente, Tanel non è andato in Norvegia per fare il turista e godersi soltanto l'evento. Un atleta determinato come il campione del mondo dello skiroll, ovviamente, pretende sempre tanto da sé stesso, anche in una kermesse come quella norvegese. Per questo, nonostante agli occhi di tutti i suoi siano stati risultati molto positivi, Tanel ha un po' di amaro in bocca per l'esito di mass start (11°) e sprint (5°), dove sente che avrebbe potuto cogliere dei risultati migliori: «Peccato per la mass start e la finale della sprint, perché forse potevo fare meglio. Purtroppo ho commesso qualche errore».

Ma alla fine le emozioni per l'esperienza vissuta hanno preso il sopravvento: «Ma si, alla fine l'importante era essere lì e godersi l'appuntamento. Sono arrivato a Sandnes con il sorriso e sono andato via con un sorriso ancora più grande. Inoltre, è stato anche molto interessante osservare da vicino come lavorano le altre nazioni, come Francia, Norvegia e Svezia, perché si impara sempre qualcosa di nuovo».

Giorgio Capodaglio

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