Sci di fondo | 08 agosto 2022, 18:15

Sci di Fondo - Klæbo sull'infortunio: "Ci vorrà tempo e pazienza, per me è una situazione nuova"

Sci di Fondo - Klæbo sull'infortunio: "Ci vorrà tempo e pazienza, per me è una situazione nuova"

Tanti giovani erano presenti oggi a Sjusjøen, nella sprint in classico che si è svolta nell'ambito dell'International Camp organizzato dalla Federazione Norvegese di sci di fondo, che vedeva al via 215 giovani fondisti provenienti da 24 nazioni, compresa l'Italia, che è in Norvegia con la sua nazionale giovanile. Tutti sono stati ben felici quando in zona partenza hanno incontrato Johannes Klæbo, presente insieme a Chanavat e Fossesholm.

Il campione norvegese, alle prese con un brutto infortunio muscolare, ha comunque deciso di presenziare all'evento, consapevole del ruolo fondamentale che ricopre all'interno del mondo dello sci di fondo, essendo amatissimo e un esempio da seguire per tantissimi giovani atleti.

Nell'occasione, però, Klæbo ha avuto modo di incontrare i media e per la prima volta parlare direttamente del suo infortunio, anziché farlo attraverso social o comunicati stampa. A TV2 il campione norvegese ha spiegato che l'infortunio colpisce in particolare il tendine, nella parte superiore della coscia, la zona dei flessori: «È uno stiramento a un tendine, non a un muscolo. Ho sentito che infortuni del genere a volte richiedono anche più tempo per guarire rispetto ad alcune fratture. Ora mi sto allenando, ma meno rispetto a quanto richiederebbe questo periodo. Sto passando molto tempo in acqua a nuotare».

Il campione norvegese cerca di vedere gli aspetti positivi. «È una situazione nuova per me, ma allo stesso tempo, è anche in qualche modo interessante. Devo allenarmi con attenzione ed essere incredibilmente preciso con gli esercizi che faccio ad ogni sessione. Probabilmente devo trovare la pazienza che ho quando pesco con mio nonno. Ce l'ho quando sto pescando, ma non su altre cose».

A NRK, Klæbo ha poi aggiunto: «Le cose stanno come stanno adesso. Finora non ci sono stati molti progressi. Mi è stato detto che ci vuole tempo ed è qualcosa a cui sono preparato. Ora devo solo essere paziente. Come mi sono infortunato? Non lo so. In realtà (il dolore) è arrivato durante la notte. Il giorno dopo sono andando a correre, e durante quella corsa lentamente ma inesorabilmente è peggiorato. È così che è venuto. Non abbiamo trovato alcuna spiegazione sul motivo per cui è andata a finire così. Neanche io ho intenzione di dedicarci così tanto tempo. Fa parte del gioco. Siamo in bilico sul filo e ci alleniamo molto. Forse questa è una forma di usura».

Proprio i flessori sono una parte fondamentale per il "Klæbo-klyvet", come è stato coniato il passo in salita che è il suo marchio di fabbrica nelle sprint in classico ed è ormai imitato da molti atleti. «Probabilmente sono molto lontano da quello. Probabilmente non avrei vinto una gara di sci nella forma in cui mi trovo ora. Spero che la situazione migliori lentamente ma inesorabilmente e che io possa ripartire». 

Klæbo punta al suo quinto oro consecutivo in una sprint dopo i successi ai Mondiali di Seefeld e Oberstdorf e alle Olimpiadi di Pyeongchang e Pechino. Per questo motivo il campione norvegese vuole agire con grande attenzione: «Adesso cerco di vivere un po' di settimana in settimana. In realtà ho un soggiorno in quota programmato verso la fine del mese (negli Stati Uniti). Venerdì valuteremo meglio la situazione dopo un'altra visita di controllo. Farò controlli continui fino a poco prima della partenza per il soggiorno in quota, per vedere se andare o meno. Questa sarà la prossima decisione importante da prendere».

 

G.C.

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