Biathlon | 31 agosto 2022, 17:31

Biathlon - Johannes Lukas, allenatore della Svezia, a Fondo Italia: "Hofer che si allena con noi è un vantaggio per tutti"

Biathlon - Johannes Lukas, allenatore della Svezia, a Fondo Italia: "Hofer che si allena con noi è un vantaggio per tutti"

Da questa primavera, Lukas Hofer si sta allenando con la Svezia in alcuni raduni, nell’ambito di un accordo tra Federazione Svedese e FISI, che prevede una collaborazione tra gli allenatori delle due squadre, Johannes Lukas ed Alex Inderst nella programmazione dell’azzurro. Un’occasione per tutti di capire come si lavora all’estero, cogliere le differenze, comprendere cosa si fa meglio e invece su cosa bisognerebbe prendere esempio. Allo stesso tempo, per Hofer, ma anche per gli atleti svedesi, c’è l’opportunità di alzare il livello degli allenamenti mettendosi a confronto tra atleti con diversi podi e successi in Coppa del Mondo.

In occasione del Mondiale Estivo di Ruhpolding, Fondo Italia ha avuto l’opportunità di parlare di ciò con Johannes Lukas, allenatore della nazionale svedese, che insieme a Lukas Hofer ha iniziato ad avere l’idea di questo progetto. L’allenatore ha rilasciato questa intervista prima di rivedere Hofer in occasione del lungo raduno della Svezia in Italia, in programma tra Anterselva e Passo di Lavazè.

Buon pomeriggio Johannes Lukas. Com’è nata questa idea di collaborare con Lukas Hofer e la FISI, inserendo l’azzurro nel gruppo della nazionale svedese?
«Conosco bene Luki da diverso tempo, ci siamo anche allenati insieme alcuni anni fa a Ramsau quando ero atleta. Abbiamo parlato tanto nelle passate stagioni riguardo l’allenamento, ma anche della Coppa del Mondo, di come le cose andavano a lui e a noi. Ecco, se guardo la Svezia, vedo che abbiamo alcuni atleti che sono ad un altissimo livello, ma nel mezzo manchiamo ancora qualcosa, mentre con le donne abbiamo davvero tante atlete competitive. Quindi ho pensato che potesse essere una cosa positiva introdurre nel nostro gruppo maschile nuovi impulsi e motivazioni.
Allo stesso tempo Luki (Hofer, ndr) si è allenato per diversi anni sempre nella stessa struttura e nella stessa squadra. Inoltre in Italia è in corso un cambio generazionale, così per lui era il momento giusto per cercare nuove motivazioni e anche mettersi alla prova con nuove metodologie di allenamento. Così è nata l’idea di collaborare. A quel punto abbiamo parlato con le due federazioni ed entrambe si sono subito mostrate entusiaste di avviare questa collaborazione. A questo punto abbiamo preparato un bel programma insieme, che prevedesse la possibilità che Luki venisse in Svezia e anche noi in Italia. Io credo stia andando abbastanza bene, è già stato con noi in raduno e si è subito inserito bene nella squadra. È una bella cooperazione e siamo felici di questo».


Abbiamo parlato con alcuni suoi atleti. Tutti sembrano molto felici di questa collaborazione con Hofer. Sembra essersi creato già un buon rapporto tra gli atleti.
«Assolutamente. C’è un bel clima all’interno della squadra, Nel corso del raduno di Östersund, ogni mattina Luki era sempre molto motivato e ciò ha stimolato molto anche i nostri atleti. È stato bello, perché in alcuni aspetti era lui a trascinare gli altri, a volte però era Sebastian (Samuelsson, ndr) a farlo e altre Martin (Ponsiluoma, ndr). C’è stato sempre un bel confronto tra loro e credo che ciò sia stato ottimo per tutti gli atleti».

Secondo lei, cosa può portare Hofer alla vostra squadra e viceversa cosa può ricevere?
«Certamente lui sta portando una maggiore esperienza, perché è un atleta molto esperto. Inoltre, lui è sempre molto veloce in zona poligono, riesce a sfruttare al meglio ogni secondo. Da noi sicuramente può ricevere un’ottima struttura di allenamento e un team veramente competitivo. Luki sa che negli allenamenti di intensità ha Samuelsson e Ponsiluoma che sono tra i migliori atleti al mondo, sa che egli stesso tenendo il loro livello in allenamento, è tra i migliori al mondo, quindi è una situazione vantaggiosa per tutti».

Conosce la passione di Hofer per il parapendio. Se nella prossima stagione dovessero arrivare dei bei risultati, sarebbe pronto a volare insieme a lui con il parapendio?
«Ho sempre avuto tanta paura di volare, ma nonostante ciò l’ho già fatto una volta insieme a lui in passato. Era stato un piccolo volo, davvero piccolo. Quindi se farà una bella stagione, prometto che volerò nuovamente con lui per un volo più grande».

A inizio preparazione, Hofer ha avuto un problema alla spalla che ha richiesto l’operazione. Quali sono le sue condizioni ora?

«Veramente buone, insieme alla squadra italiana e lo staff medico abbiamo preso la decisione più giusta decidendo di farlo operare a giugno. Luki ha dovuto svolgere un allenamento diverso a luglio, ma ad agosto è tornato ad allenarsi sugli skiroll e ha anche svolto un bel raduno con la nazionale italiana, al cui interno ci sono alcuni atleti molto competitivi. Siamo molto felici del suo stato di forma ora, vedremo in questo raduno come starà anche in confronto a Martin e Sebastian, ma credo che dopo l’infortunio sia tornato molto velocemente e il suo stato sia molto buono»

Qual è il suo rapporto con l’allenatore responsabile Alex Inderst?

«Molto buono, così come con Klaus (Höllrigl) e tutto il resto della squadra azzurra. Abbiamo parlato molto anche qui a Ruhpolding di come sono andati gli ultimi raduni, c’è una bella collaborazione. Credo possa essere il futuro per le varie squadre nazionali: collaborare per migliorare insieme, non chiudersi in se stessi ma aprirsi».

Giorgio Capodaglio

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