Biathlon - 30 novembre 2022, 17:50

Biathlon - Lisa Vittozzi a Fondo Italia: "Per me è un riscatto personale, sarei stata orgogliosa anche senza podio"

Biathlon - Lisa Vittozzi a Fondo Italia: "Per me è un riscatto personale, sarei stata orgogliosa anche senza podio"

È stata una giornata dalle forti emozioni per Lisa Vittozzi, che dopo aver vissuto due anni all’interno di un tunnel, ha iniziato la stagione 2022/23 con uno splendido podio, conquistando il terzo posto nell’individuale di Kontiolahti.

La voce rilassata, la tranquillità di chi sta smaltendo tanta adrenalina accumulata ma soprattutto sente di essersi messa da parte un peso importante. In questo modo Lisa Vittozzi ci risponde al telefono, quando la chiamiamo una volta tornata in albergo, mentre risponde anche ai tanti messaggi a lei inviati dalle moltissime persone che la stimano e hanno sempre avuto fiducia in lei. Si, la sappadina sa che la sua gioia è oggi condivisa da tante persone, quel “Popolo di Lisa” come si definisce il suo fan club “Lisa Vittozzi Plodar Supporters, che va oltre la sua Sappada.

Un’emozione tanto forte da bloccare forse l’azzurra quando è salita sul podio di Kontiolahti, dove paradossalmente era meno sorridente rispetto a quando vinse il titolo estivo pochi mesi fa a Ruhpolding.
«In realtà sorridevo dentro – esordisce nell’intervista a Fondo Italianel corso di tutto l’ultimo giro pensavo a quanto significasse per me tornare nei primi posti. Mi sono davvero goduta gli ultimi chilometri, nei quali ho tirato alla morte. Desideravo tanto una prestazione del genere, da tanto tempo, è un riscatto personale.
Quest’anno sono partita con l’obiettivo di superare me stessa al di là dei risultati. Non ho mai smesso di credere in me stessa e nel percorso che ho fatto, della crescita personale che ho avuto in questo periodo, durante i momenti brutti che ho passato. Per me è un riscatto personale e sono orgogliosa di questo».


Nel corso dell’ultimo giro eri consapevole che stavi conquistando il podio?

«Avendo il numero trentadue, non sapevo cosa avrebbero fatto le altre. Ero però consapevole di aver commesso un solo errore al tiro e di aver fatto una bella prova sugli sci, quindi visto che le big erano partite con i numeri bassi, sapevo che sarebbe stato difficile battere il mio tempo. Però, lo sai, nel biathlon è sempre tutto possibile, ma anche se non fosse arrivato il podio non mi sarei abbattuta, sarei stata felice a prescindere. Io ero contenta per la prestazione nel suo insieme, orgogliosa di quello che avevo fatto, al di là del podio. Mentalmente c’ero e sono felice di questo».

Quanto lavoro c’è dietro questo risultato?
«Tanto, veramente tanto. Anzi, volevo approfittarne per ringraziare il mio mental coach, Aiace Rusciano, per la crescita personale che mi ha fatto avere. Voglio dire grazie anche alla mia famiglia, allo staff tecnico, al Centro Sportivo Carabinieri e ai miei tifosi. Tutti mi hanno aiutata molto per arrivare a questo risultato».

Puoi descriverci come hai affrontato la gara?
«Al cancelletto di partenza ero molto tranquilla, perché pensavo soltanto di fare il mio, quello che avevo in canna, andare forte e portare in gara ciò che al tiro ho fatto in allenamento. Facendo questo non mi sarei recriminata nulla, al di là del risultato, consapevole di aver fatto tutto il necessario. Devo dire che è andata molto bene».

La scorsa settimana Jonne Kähkönen aveva affermato a Fondo Italia di averti suggerito di concentrarti solo su te stessa prima che sui risultati.
«Si. Devo dire che lui mi ha aiutato molto sotto questo punto di vista, mi ha fatto capire di non pensare troppo al risultato, ma concentrarmi sul lavoro. È ciò che ho cercato di fare, non mi sono focalizzata sul risultato e questo è stato di grande aiuto già in estate. Ho sbagliato tanto, a volte anche in allenamento, ma l’importante è capire dove sbagli, ripartire da zero e credere nel lavoro che stai facendo».

So che hai un bel rapporto con Hanna Öberg. È stato bello condividere il podio proprio con lei?
«Si, mi ha fatto molto piacere. Sono tanto contenta anche per lei. All’arrivo ci siamo subito salutate e mi ha proprio detto che è sempre difficile partire bene, perché alla prima gara non sai mai dove sei. Quindi si, sono contenta di aver condiviso questo podio con lei».

E adesso?
«Ora bisogna continuare così, cercare di divertirci e vivere nel modo migliore possibile, sempre con grande serenità e senza mai mollare».

Giorgio Capodaglio

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