Sci di fondo | 04 dicembre 2022, 17:10

Sci di Fondo - Attivisti contro il petrolio invadono la pista: caos durante la 20 km maschile di Lillehammer

Sci di Fondo - Attivisti contro il petrolio invadono la pista: caos durante la 20 km maschile di Lillehammer

Come se non bastasse il format di gara piuttosto discutibile su un anello da 3.3 km, senza salite particolarmente dure da permettere di attaccare e staccare gli avversari, una competizione noiosa con 50 minuti ad aspettare di vedere solo il mega volatone finale con trenta atleti in dieci secondi, la mass start da 20 km a tecnica classica di Lillehammer è stata anche oggetto di una protesta da parte di attivisti contro l'estrazione del petrolio.

Come sta accadendo spesso sulla autostrade italiane in questi mesi, poco dopo l'inizio della gara, gli attivisti hanno pensato bene prima di accendere dei fumogeni a bordopista, poi di invaderla e mettersi a sedere sulla neve cercando di interrompere la gara, mentre gli atleti stavano sopraggiungendo. L'intervento degli inservienti, in attesa dell'arrivo della Polizia, è stato quasi immediato, portando via di peso i cinque manifestanti seduti sulla neve, ma ciò non è bastato ad evitare un ingorgo che ha anche condizionato pesantemente la gara di coloro che partivano coi pettorali più alti. La competizione di atleti come Ventura e Graz è finita lì, avendo perso contatto con il gruppone. Infatti per un momento vi era solo un binario libero, al punto che si è creato una sorta di ingorgo autostradale. Mentre abbandonavano la pista, i manifestanti hanno anche gettato un liquido rosso, che però non sembra aver causato problemi ai fondisti.

«Sto all'estrazione petrolifera» era scritto sullo striscione mostrato dagli attivisti di "Stopp oljeletinga" associazione che si è assunta la responsabilità pubblica dell'azione, confermandola in un comunicato stampa.

Molti atleti, pur dimostrandosi a favore delle motivazioni dei manifestanti, non concordano con i metodi utilizzati, come riportato da NRK: «Non credo sia questo il modo giusto di manifestare» ha affermato Halfvarsson, seguito a ruota anche da Iversen e lo stesso Golberg: «Probabilmente è possibile far uscire quello striscione in TV in un altro modo».

Dopo la protesta nell'apertura di Beitostølen e quella odierna, è ovvio aspettarsi nuove azioni anche il prossimo weekend nuovamente a Beitostølen, quando si svolgerà la tappa di Coppa del Mondo.

 

Giorgio Capodaglio

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