Biathlon - Nilsson: "Non mi pento di aver lasciato il fondo"

La seconda parte della carriera di Stina Nilsson non sta andando nel migliore dei modi. La svedese, che nel fondo combatteva contro Therese Johaug, è passata al biathlon ma la passata stagione non le ha dato grandi soddisfazioni. Nemmeno questo primo scorcio di Coppa del Mondo le ha sorriso: a Kontiolahti ha racimolato un 35esimo posto nella 10 km pursuit, un 42esimo posto nella 15 km, terminando addirittura 59esima nella 7,5 km sprint.

Eppure c'era chi giurava che Nilsson avrebbe fatto la differenza sugli sci (cosa che sta facendo invece Ana Lampic), evidentemente non tenendo conto delle differenze a livello di tecnica giustificate anche dal peso della carabina sulle spalle. Nilsson ha commentato così le sue difficoltà: «Tanto di cappello a chi va così forte con l'arma sulla schiena», ha detto a TV2. «Penso che forse ci voglia un po' per adattarsi a un nuovo sport: come immaginavo, è stato molto impegnativo, ci sono giorni buoni e altri cattivi. Procede ad alti e bassi molto velocemente, è stato un po' sorprendente. Ma prima di tutto, il biathlon è molto bello e non mi pento di aver lasciato lo sci di fondo. Sono molto orgogliosa di quanto fatto in passato, quei risultati non se ne andranno mai. Non so quanto riuscirò a essere brava nel biathlon, ma voglio continuare a farlo per vedere dove mi porta».

Ole Einar Bjørndalen, il biatleta più titolato della storia, è piuttosto deluso dal rendimento di Nilsson: «Va pianissimo. È bello che sia passata al biathlon, abbiamo visto svedesi del fondo che hanno fatto lo stesso percorso in passato, trovandosi bene: per esempio Magdalena Forsberg, che ha avuto risultati pazzeschi. Mi aspettavo che Stina fosse a grandi livelli, o che almeno fosse tra le migliori nel course time, ma non ci è riuscita. Non so bene come si sia allenata, ma deve aver dato la priorità al tiro, evidentemente non preparandosi adeguatamente a livello fisico».