Salto - 30 dicembre 2022, 11:20

Salto con gli sci - Lara Malsiner: "Sto riconquistando fiducia in me stessa"

Foto Instagram Lara Malsiner

Foto Instagram Lara Malsiner

Il Tour di San Silvestro è iniziato con il piede giusto per Lara Malsiner che ha confermato i progressi mostrati già a partire da Lillehammer. La gardenese delle Fiamme Gialle, a ventidue anni sembra stia nuovamente ritrovando i suoi salti, quelli che le avevano permesso di emergere giovanissima e proporsi come grande promessa del salto con gli sci italiano. Nelle ultime stagioni, però, Lara Malsiner aveva smesso di progredire e dalla seconda parte della stagione 20/21 era sembrata addirittura regredire. 

In estate, la gardenese aveva mostrato, così come sua sorella Jessica, quelle difficoltà avute tutta la passata stagione, tanto da ottenere un misero punto a Wisla a inizio novembre. Da dicembre in poi il cambio di ritmo, con Lara che ha iniziato gara dopo gara a mostrare dei buonissimi salti, alternati ancora ad altri meno riusciti. Ieri è quindi arrivato il bel 13° posto nella seconda gara di Villach, dopo che l'azzurra era stata anche ottima protagonista in qualificazione. «Sono soddisfatta della gara che ho fatto - ha affermato Lara Malsiner a Fondo Italia - mi sto riavvicinando alle prime dieci e questo mi fa riconquistare molta fiducia in me stessa.
La gara non era facile perché le condizioni del vento cambiavano spesso e in più eravamo tutte abbastanza vicine. Per esempio, dopo il primo salto, con 87 metri mia sorella era 27ª, mentre io con mezzo metro in più ero 15ª».

Lara Malsiner è però soprattutto felice dei progressi che sta avendo in questo periodo, che secondo lei sono dovuti soprattutto al cambio nello staff tecnico. Non era certo un segreto che la gardenese non avesse un ottimo rapporto con il precedente allenatore azzurro: «Anch'io mi accorgo che sto migliorando e pian piano sto tornando alla mia forma di tre o quattro anni fa. Il miglioramento è sicuramente dovuto al cambio dello staff tecnico. Ho sempre cercato gli errori da me stessa perché alla fine sono io l'atleta che deve saltare, ma devo dire che negli ultimi due anni ho imparato che a livelli così alti serve anche l'input giusto e un buon rapporto tra atleta e allenatori è fondamentale».

Ovviamente, la gardenese è consapevole di dover ancora crescere e riuscire a fare buoni salti con maggiore continuità: «Intanto, il mio obiettivo è quello di riuscire a tornare al livello che una volta era il mio standard, cioè tornare costantemente nelle prime dieci, poi vedrò come si sviluppano le cose».

Giorgio Capodaglio

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