Sci di fondo - 09 gennaio 2023, 16:10

Sci di Fondo - Dario Cologna: "Era il momento giusto per iniziare un nuovo percorso, ho 37 anni e nello sport ho ottenuto tutto quello che volevo"

Foto Credit: Newspower

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La Val di Fiemme in generale e il Cermis in particolare gli sono molto cari. Qui Dario Cologna ha colto alcuni dei risultati più importanti della sua carriera, alcuni dei successi che lo hanno reso uno degli atleti più grandi di sempre.
Lo svizzero ha vinto quattro volte il Tour de Ski, quando la gara del Cermis era a inseguimento e forse ancora più decisiva rispetto a oggi. Anche a Lago di Tesero le emozioni non sono mancate, avendo vinto proprio lì l’oro mondiale nello skiathlon nel 2013.

Nella passata stagione Cologna fu costretto a dare forfait alla vigilia della scalata al Cermis, quando era già pronta una festa in suo onore, avendo lui già annunciato il ritiro a fine stagione. Un anno dopo, quindi, il campione svizzero si è tolto la soddisfazione di scalare nuovamente il Cermis, raggiungendo il traguardo in testa nella Rampa dei Campioni.

«Finalmente mi sono ripreso il Cermis – ride mentre risponde alle domande di Fondo Italia – qui ho vinto quattro volte nella mia carriera. Inoltre è sempre bello per me gareggiare in Val di Fiemme, dal momento che qui ho anche vinto l’oro mondiale nel 2013. E poi vincere, come ho fatto oggi, fa sempre piacere, anche perché vedo che la forma c’è, anche se ovviamente quella attuale non mi basterebbe per vincere in Coppa del Mondo (ride, ndr)».

Cologna ha scelto un nuovo percorso professionale, tanto che per il momento sembra escludere la partecipazione a competizioni di lunghe distanze: «Non penso che farò gare di granfondo, forse parteciperà all’Engadina, magari farò altre gare tipo questa della Rampa dei Campioni, ma non ho intenzione di fare altro. Anche perché ora sto lavorando come commentatore tv in Svizzera, sono stato commentatore già in occasione della tappa di Val Müstair. Forse è meglio di gareggiare (ride, ndr)».

Anche perché di soddisfazione nella sua carriera se ne è tolte tante: «Non avevo altro da aggiungere, ho avuto una bella carriera, è stato un bel periodo della mia vita, ma ora è il momento giusto di fare altro. Ho 37 anni e sono riuscito a ottenere tutto quello che volevo. Va bene così».

Comunque ancora una volta si è tolto la soddisfazione di battere Petter Northug: «Batterlo è sempre bello, anche perché per una volta sperava di avere la meglio nei mie confronti qui sul Cermis. Gli ho detto di riprovare l’anno prossimo. Magari parteciperemo nuovamente entrambi».

Parlano della Coppa del Mondo, abbiamo chiesto al campione svizzero un pensiero sulla stagione di Federico Pellegrino: «È sempre stato molto competitivo nelle sprint, ma ora fa bene anche nelle distance. Evidentemente con l’età è riuscito a migliorare e diventare ancora più forte.
Chicco corre sempre molto veloce, è riuscito anche a battere Klæbo a Davos, dove ha ottenuto secondo me un grande successo. È bello vedere ciò che sta facendo. Questo Tour de ski era forse ideale a un atleta come lui, soprattutto perché la pursuit è un format molto adatto a lui, è stato bravo. Anche sul Cermis ha fatto bene, era difficile per il podio ma non è arrivato lontano».

Giorgio Capodaglio

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