Sport vari - 02 febbraio 2023, 19:26

Short Track - Arianna Fontana:"Non ho mai detto di voler rappresentare gli Stati Uniti. Chiederò la riapertura del caso archiviato dalla Procura"

Short Track - Arianna Fontana:"Non ho mai detto di voler rappresentare gli Stati Uniti. Chiederò la riapertura del caso archiviato dalla Procura"

Nel pomeriggio odierno, un nuovo post su Instagram di Arianna Fontana ritratta sorridente durante un allenamento in palestra, ha fatto breccia nel cuore dei tanti fans, riaprendo nel contempo la diatriba politico-sportiva con la Federghiaccio.   
“Non SONO un rappresentante degli atleti in nessuna sede ufficiale, ma dopo tanti anni di carriera MI SENTO IN DOVERE di esporre determinate problematiche e difendere i diritti degli atleti. Lo sport mondiale sta affrontando un momento difficile, siamo umani, ed il mio desiderio più grande è che ne usciamo ancora più forti, ancora più uniti, per il bene di tutti gli sportivi, per la nostra società e tutti i giovani che, come me, coltivano grandi sogni e che per raggiungerli fanno sacrifici quotidiani. Lotto per questo, come atleta, come donna, per difendere i pilastri che sorreggono i sani valori dello sport nella società". Queste le parole della campionessa valtellinese, pubblicate nel giorno in cui, dopo oltre una settimana di silenzio, è uscita una sua lunga intervista a tutto pagina, sulla Gazzetta dello Sport.

E chissà con quale clima scenderanno in pista domani un paio di nazionali azzurri di short track, impegnati a Dresda nella 5^ e penultima tappa di Coppa del mondo.
Già perché Arianna Fontana ieri, dalla città natale del marito Anthony Lobello Tallahassee Florida, tramite la Gazzetta dello Sport ha voluto fare chiarezza dopo le parole incisive, espresse dalla Federghiaccio che non intendeva più tollerare intimidazioni dalla stessa. Arianna la quale dal canto suo si diceva sdegnata per i mancati provvedimenti federali nei confronti dei due “compagni di nazionale” che intenzionalmente entravano sul ghiaccio con lo scopo di farla cadere.  “Ho nuovo materiale, la verità uscirà”.  

Fontana intervistata dalla Gazzetta dello Sport, ha in primis precisato di non aver mai detto di voler pattinare per gli Stati Uniti: "Non l'ho mai affermato, ho solo scritto di essere stata a Salt Lake City per verificare i metodi di lavoro di quel gruppo. Ma non ho avuto contatti diretti con la federazione USA, né la federazione USA ha provato a reclutarmi all'insaputa della mia".
Olimpiadi invernali del 2026 con l’Italia? "Ora non posso: in Nazionale, dopo i Giochi di Pechino, nulla è cambiato. E quindi giocoforza sondo altre opzioni. E lo farò fino a quando la verità non verrà a galla. Lotto proprio perché invece questo accada".


Fontana che riparte all'attacco sulla questione compagni di squadra pericolosi, annunciando battaglia e promettendo nuove rivelazioni: "Chiederò la riapertura del caso che il presidente federale Andrea Gios ha spiegato essere stato archiviato dalla procura. Come? Sulla base di ulteriori documenti. Non posso entrare nel merito, ma presenterò comunque nuovi materiali che ritengo possano condurre a un esito diverso da quello che è stato. Sono pronta a compiere ogni passo necessario affinché la verità emerga. Non solo per me, ma per il bene e per i diritti di tutti gli atleti. Quando tutto verrà svelato, sarà un grande onore tornare a rappresentare il tricolore. Ma chi ha a cuore lo sport italiano, non dovrebbe permettere ad atleti, tecnici e dirigenti federali comportamenti irresponsabili. Gli episodi risalgono al 2019-20 e sono stati ripetuti. In un'occasione mi sono infortunata in seguito a una caduta causata da comportamenti scorretti e intollerabili in una dinamica di squadra. Il punto è che alcuni membri dello staff conoscevano la situazione e nulla hanno fatto nel merito".

La campionessa azzurra parla anche delle indiscrezioni che spiegherebbero i problemi con la Federazione, legate alla volontà di avere il marito e tecnico Anthony Lobello come CT. «Lo abbiamo ripetuto più volte: Anthony ha rifiutato il ruolo nel 2018 e c'è un suo post su Twitter, ancora rintracciabile che, riportando una propria mail, lo dimostra e lo conferma. Non voglio imporre né i tecnici né i convocati alle gare, che devono essere gli atleti più meritevoli. Se non usano questi criteri, non so quali altri».


Ed infine la questione del super ingaggio richiesto alla Federazione. "Il presidente Gios si è esposto tirando in ballo questioni economiche che non esistono. Si è voluto colpire la mia immagine e screditarmi pubblicamente. A riguardo ho chiesto ai miei legali di verificare se il comunicato stampa federale successivo al mio post fosse lecito. Ma non sono stupita: è in linea col trattamento che ho ricevuto in questi anni. Spesso ho cercato di essere costruttiva per il bene della mia disciplina e sempre sono stata attaccata. Tra le righe, nell'occasione, si è persino fatto intuire che non sarei una leader, che mancherei di professionalità, educazione, rispetto e correttezza".
Queste le sue parole circa il fatto di continuare a gareggiare sempre sotto bandiera italiana. “È il mio Paese, dove sono nata e cresciuta. Rappresentarlo è sempre un onore. E dopo tanti anni avverto la responsabilità di difenderne l'integrità”, conclude la pluri medagliata mondiale, dicendo che tornerà in Europa «a metà febbraio: in agenda ho pure un incontro, che sarà senz'altro costruttivo, con il ministro Andrea Abodi."

Katja Colturi

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