Combinata - 26 febbraio 2023, 18:00

Combinata Nordica - Mondiali, le dichiarazioni degli azzurri dopo il quarto posto nel Mixed Team

Combinata Nordica - Mondiali, le dichiarazioni degli azzurri dopo il quarto posto nel Mixed Team

PLANICA - Un ottimo quarto posto per la squadra azzurra  nel Team Mi, arrivato al debutto del format nei campionati mondiali. Un esordio movimentato per questa gara, che ha particolarmente influito nella gara degli azzurri che, con il risultato ottenuto, si sono visti in qualche modo ricompensati dalle difficoltà incorse, in particolar modo ad Alessandro Pittin, che non ha potuto disputare la gara a causa di due cadute, prima nel salto di prova e una seconda volta nel salto di gara poi annullato. Fondo Italia ha incontrato gli azzurri, tutti e quattro rappresentanti le Fiamme Oro, al termine del segmento di fondo e ha raccolto, oltre al resoconto delle peripezie di questa gara un po’ folle, anche le loro impressioni sulla prestazione odierna. Ciascuno di loro, inoltre, ha voluto spendere delle bellissime parole di incoraggiamento per il proprio compagno, davvero sfortunato oggi dopo la bellissima prestazione di ieri che sembrava avviato a ripetere, dimostrando un grandissimo affiatamento e spirito di squadra.

“La mattina è stata veramente difficile, prima è iniziato il salto di prova ed è stato cancellato a metà, si è provato con la gara ma hanno cancellato a metà anche quella, poi Alessandro Pittin purtroppo è caduto due volte e in gara aveva fatto anche veramente un bel salto, hanno chiamato Aaron (Kostner, ndr) a fare la gara ed è arrivato di fretta però comunque arrivare quarti è stato comunque un buon risultato” racconta Annika Sieff “Per quanto mi riguarda sul trampolino non è stato ancora un salto al top, però sugli sci mi sentivo molto meglio rispetto alla gara individuale, sono riuscita ad avere un bel ritmo e ad andare abbastanza forte e quindi sono contenta” L’atleta trentina spiega anche il perché del tricolore disegnato sulle guance, che aveva anche Ivo Pertile, direttore tecnico, a bordo pista  “È il team spirit, penso che nel nostro team sia molto forte questo feeling di appartenenza alla squadra, lo abbiamo fatto fare anche ai ragazzi. Poi la prima Mixed Team ai mondiali è sempre una bella emozione, siamo orgogliosi”

Veronica Gianmoena si lascia andare ad una similitudine molto particolare per descrivere la gara odierna: “È stata una gara strana, la Mixed Team mondiale è un po’ come una principessa, si è fatta desiderare a lungo ai mondiali e così è stato anche per la gara. Era da tanto che non facevo tre salti in gara e mi reputo soddisfatta, quello di gara è stato il miglior salto che potessi fare. Ho lasciato qualcosa nell’atterraggio però non volevo strafare, avevo un po’ paura e così ho preferito stare un po’ indietro anche se so che così sono stata penalizzata. Per il fondo sono partita a bomba, non ho fatto calcoli. Devo ammettere che mi ha stupito essere insieme alla giapponese e Annika ha fatto una super gara, chapeau! Diciamo che così è stato più facile anche perché con il vento di oggi stando dietro ho anche riposato un po’. Ho patito un po’ le curve, le ho affrontate con più calma rispetto all’individuale perché non volevo rischiare però ho dato tutto, ho cercato di fare doppio anche dove non avrei potuto per far vedere che comunque c’ero sugli sci e ho dato tutto quello che avevo anche per Ale (Pittin, ndr), mi dispiace che sia caduto e speravo di poter fare di più anche per lui.” Per concludere, una piccola valutazione sul proprio mondiale: “Non sono tanto orgogliosa di me dopo questo mondiale se devo essere sincera, forse perché non sono una persona che si accontenta tanto facilmente e raramente mi dico brava, però sono felice di come è andata.”

“Alessandro ha fatto un bellissimo salto in gara, purtroppo è caduto e si è fatto male, gli auguro di rimettersi presto” esordisce Samuel Costa “Dispiace perché era una gara in cui io credevo, era molto aperta, ma comunque Aaron è molto competitivo anche lui e abbiamo fatto il meglio possibile, per puntare al podio però è mancato qualcosa sul salto perché il distacco era un po’ troppo grande per me nell’ultima frazione. Quando ho visto che potevo combattere solo per il quarto posto, sono rimasto dietro e alla fine ho dato la zampata. Alla fine siamo ai mondiali, contano solo le medaglie però ovviamente alla fine meglio quarto che quinto.” La domanda che sorge spontanea, è quanto si ripercuote la caduta di un compagno di squadra sulla propria gara “Non sapevo com’era l’atterraggio però quando sei lì non ci pensi, sapevo di dover atterrare un po’ più indietro perché non frenava molto, ma non mi ha cambiato granché, non sono uno che si fa influenzare”

Infine Aaron Kostner ci spiega questa sua giornata un particolare, iniziata convinto di avere una giornata di riposo dopo la gara di ieri. “Pensavo di avere la giornata libera, quindi ho giocato a tennis” racconta ridendo “In realtà dovevo andare a fare una sciata lenta dopo la gara però mi sono dimenticato gli sci qui a Planica e noi dovevamo andare a Tarvisio e quindi alla fine avevamo deciso di fare qualcosa di diverso, in palestra. Poi mentre vedevo la gara in camera ho visto che Alessandro era caduto ma non pensavo che si fosse fatto tanto male. Mi auguro che si riprenda presto e non si sia fatto troppo male. Correre quando un compagno si fa male non è bello, mi dispiace molto, non volevo che andasse così. Un quarto d’ora dopo che hanno rinviato la gara mi ha chiamato l’allenatore e mi ha detto di fare lo zaino per venire a fare la gara, riscaldamento veloce e poi subito gara. Del salto non sono soddisfatto però non ho perso moltissimo quindi poi sul fondo ho dato veramente tutto fino alla fine, non saprei dire cosa avrei potuto fare di più. Davanti a me l’austriaco e il tedesco erano assieme, e sicuramente è un vantaggio, tutti quelli che mi erano davanti sono andati tutti più forte di me anche ieri a parte il giapponese, quindi sapevo che era dura ma dovevo provarci. Quando ho visto che il giapponese si staccava ho veramente dato il massimo fino al cambio, ho fatto anche una volata nell’ingresso allo stadio perché volevo dare il cambio con meno distacco possibile per garantire agli altri una gara in cui giocarsi qualcosa. Non ho mai fatto un risultato così in una gara a squadre, abbiamo fatto una bella gara, sono molto felice.” E quando gli si chiede come sarebbe andata se si fosse preparato per la gara regolarmente, ribatte con una battuta: “Poteva anche andare peggio! Ero tranquillo alla fine, in mattinata non ho sprecato energie, se fossi andato a sciare come in programma poi sarebbe stata dura. Invece ero fresco, ho fatto colazione regolarmente, non sapendolo ero comunque pronto per gareggiare, alla fine è andata molto bene”

Giorgio Capodaglio, Federica Trozzi

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