Biathlon - 15 marzo 2024, 20:45

Biathlon - Fabio Cianciana: "Giacomel ha mostrato ciò di cui è capace, ha fatto una gara super"

Foto credit: Dmytro Yevenko

È orgoglioso Fabio Cianciana dopo il secondo posto ottenuto da Tommaso Giacomel nella sprint di Canmore, che ha aperto il programma maschile dell’ultima tappa di Coppa del Mondo. L’allenatore azzurro è stato inquadrato mentre, insieme al collega della Norvegia, Siegfried Mazet, con il quale spesso scambia battute in lingua francese, nel finale di gara guardava sul tablet i tempi di Botn. Il giovane norvegese è però finito alle spalle dell’azzurro che ha conquistato uno splendido secondo posto alle spalle dell’extraterrestre Johannes Bø.
La giornata dell’Italia è stata resa ancora migliore dalle belle prestazioni di Lukas Hofer, che è arrivato 13° nonostante tre errori, ed Elia Zeni, 24° al miglior risultato in carriera.

Buonasera Cianciana,  anzi, per lei buon pomeriggio. Intanto complimenti per questa splendida prova di squadra.
Partiamo dal podio di Tommaso Giacomel, che ha disputato una grande gara e si è preso questo podio con carattere.


«Tommy ha fatto il biathlon che è capace di fare, anche se capisco che posso sembrare noioso quando lo dico, ma ha fatto un biathlon solido e sugli sci sta molto bene, come anche gli altri. Tommy ha fatto una super gara. Questo poligono è complicato, perché gli atleti vengono da una salita di un chilometro e non possono recuperare, quindi devono saper gestire bene l’ingresso, visto che siamo anche in quota e le pulsazioni sono altissime. A tutti, abbiamo chiesto di mettere tanto lavoro dietro ogni singola serie. In piedi, quello che ho chiesto a Tommaso dopo Oslo, per fargli ritrovare fiducia al tiro, è di fare attenzione alla respirazione e concentrarsi sulla pressione del dito, un po’ per rompere certi automatismi, che portano ad accelerare. Se hai un determinato focus su qualcosa, non tendi ad accelerare e lavori sulla costruzione del colpo. Non è tanto importante il tempo, che è stato comunque buono, ma la solidità con cui spara.
Ora bisogna avere un po’ di pazienza, è quello che gli ho chiesto, anche se comprendo che per l’atleta non sia sempre facile. Adesso dovevamo fare questo passo indietro, utile a ritrovare fiducia, poi in primavera si ripartirà per bene. Bisogna saper fare entrambe le cose, sparare velocemente ma anche saper trovare
lo zero quando serve, lavorando nel modo giusto».

Sicuramente fa ancora più piacere vederlo così felice sul podio, in particolare dopo un febbraio che era stato tanto difficile per lui.

«Infatti, sono super contento per lui. Alla fine, quando un atleta è giù di morale, il nostro compito è trovare un modo per tirarlo su e farlo lavorare, cercando di distogliere la sua attenzione da questi momenti bui. Bisogna gestire la situazione, dare nuovi stimoli propositivi ai ragazzi».

Ancora una bella prestazione da parte di Hofer, nonostante una giornata non perfetta al tiro. Cosa si aspetta da lui nell’inseguimento?


«Sugli sci Luki sta volando. Purtroppo al poligono, qui in quota, ha problemi a terra con le pulsazioni, così abbiamo provato a cambiare posizione e sembra le cose stiano andando meglio, ma continua ad avere questo problema. In piedi, poi, come ho già detto, è un poligono esigente e gli errori possono arrivare, guardate cosa è successo a Sturla (Lægreid). Da Luki mi aspetto una bella pursuit, anche perché è a pochi punti dalla 25ª posizione e nei cinque di giornata per la mass start».

Qualche giorno fa Zeni ci aveva detto di non avere più tante energie e di essere un po’ sul fondo del barile. L’impressione è però di avere di fronte un atleta molto maturo, che sta lavorando molto bene al poligono.

«Elia è un ottimo biatleta, un bel tiratore, che quando mette il focus sulle cose che sa fare è proprio bravo. Prima dell’ultimo colpo ha fatto quattro respiri perché voleva assolutamente prenderlo, sapeva di poter ottenere un bel piazzamento e questo ventiquattresimo posto è un gran bel risultato. In questa fase, tutti gli atleti sono al lumicino, anche i top stanno raschiando il fondo del barile. Bisogna centellinare ogni singola energia ed essere sempre concentrati».

Non è stata una giornata molto positiva per Bionaz, che è sembrato ancora in condizione ma ha sofferto al tiro, mentre Braunhofer è sembrato un po’ stanco.

«Intanto sottolineo che abbiamo tutti i nostri cinque atleti nell’inseguimento, un risultato molto positivo. Per quanto riguarda Dido, quando affronti un poligono molto difficile come questo, arrivi tirato e saltano fuori gli errori. Dopo una prestazione negativa, però, si volta pagina e domani mi aspetto un bell’inseguimento, come ha fatto a Soldier Hollow, anche perché è già certo della mass start, quindi senza pressioni. Deve solo fare il suo biathlon.
Per quanto riguarda Braunhofer, ha sparato bene, ma si è trovato in pista nel finale, quando la neve era più lenta, in quanto è uscito il sole ed era molto caldo. È stanco e ci sta, ma ha fatto una bella stagione, nella quale è cresciuto tanto. Domani un ultimo sforzo».

Giorgio Capodaglio