Sci di fondo - 18 marzo 2024, 16:30

Sci di fondo - Anche la Svezia sfiducia il sistema di punteggio e invia un'email alla FIS, Andersson: "Una vittoria dovrebbe valere di più che essere quarta, quinta, sesta"

La Coppa del Mondo di sci di fondo ha dimostrato tutta la sua fallacia in questa stagione appena conclusa. Al maschile, il vincitore è stato Harald Østberg Amundsen, ma il trionfatore è stato un altro: Johannes Høsflot Klaebo, che per ben 16 è salito sul gradino più alto del podio in stagione. 

Lo stesso norvegese si è lamentato prima dell'ultima gara di un sistema che premia la partecipazione e il piazzamento, piuttosto che il risultato massimo: chi si ammala, come accaduto a Klaebo prima del Tour de Ski, e salta diverse gare ha meno chance di lottare per la Classifica Generale rispetto a chi, anche da piazzato, è sempre al via.

Le lamentele oggi arrivano anche dai vicini/rivali dei norvegesi. In Svezia a dare voce al malcontento degli atleti è Ebba Andersson.


«Penso che vincere una Coppa del Mondo sia molto più significativo che arrivare secondi o terzi. Una vittoria è molto più importante e dovrebbe valere molto, molto di più che essere quarta, quinta, sesta» ha detto ad Expressen.

Sebbene non sia altrettanto evidente quanto nel maschile, anche nella Coppa del Mondo femminile la disparità tra punteggi e risultati si è fatta sentire: la vincitrice Jessie Diggins ha avuto in stagione meno podi della seconda classificata, Linn Svahn, che tra tutte le partecipanti è quella con il maggior numero di podi (13).

Anche il dt della Nazionale svedese, Anders Byström, è dell'opinione che questo sistema, entrato in vigore due anni fa, non può funzionare e annuncia di aver inviato una mail al race director della FIS per il fondo, Michal Lamplot

Non solo un differso peso per la vittoria, Byström mette in discussione anche l'ampliamento della zona punti fino alla 50esima piazza. Prima del fine settimana di Falun, come riporta il giornale svedese, nelle competizioni femminili la media delle partecipanti si attestava intorno alle 54 partenti, ma ci sono state anche gare, in cui sono partite meno di 50 atlete. Un esempio ancora più clamoroso è la 20km ad Inseguimento, durante il weekend di apertura della scorsa stagione di Coppa del Mondo a Ruka (novembre 2022), quando ben sei fondiste sono state doppiate, non completando la gara, ma hanno comunque preso punti di Coppa del Mondo.

Nel frattempo Lamplot ha dato già una prima risposta, che non soddisfa però le aspettative degli svedesi.

«Ha risposto che ne riparleremo questa primavera. Ma anche che ritiene che si debba concedere al nuovo sistema un po' più di tempo rispetto ai due anni in cui è stato operativo.» spiega Byström «Vedremo se succederà qualcosa. Ma non credo. Quando si ottengono punti solo per aver partecipato, il valore scende, per così dire. I punti saranno inflazionati.»

Viene spontaneo da chiedersi se questa mossa sarebbe arrivata comunque se Svahn avesse completato la sua rimonta nei confronti dell'americana Diggins visto che, pur con tutti i difetti del caso, la FIS non è un organo dittatoriale: ogni decisione viene discussa e approvata tramite commissioni di cui fanno parte non solo i rappresentati delle singole nazioni, ma anche rappresentati di tutti gli atleti che scendono in pista. 

Federica Trozzi