Biathlon - 02 aprile 2024, 17:00

Lena Häcki-Groß sempre più una costante nel biathlon femminile: "Sapevo che un risultato importante era all'orizzonte, ma non mi aspettavo un successo così immediato"

photo credits - Stefano Jeantet

Una stagione incredibile quella di Lena Häcki-Groß, che ha fatto un salto di qualità nell'esprimere il suo biathlon che forse neanche lei si aspettava ad inizio stagione e testimonia l'ottimo lavoro fatto in generale dal movimento svizzero negli ultimi anni, che sempre più si sta esprimendo ad alti livelli e, in vista dei Mondiali del prossimo anno, sta lavorando per far salire di colpi i propri atleti.

La 28enne di Engelberg è ormai un punto fermo nel biathlon femminile, fortemente temuta dalle proprie avversarie: osso duro in pista, sempre più in fiducia al poligono, era solo questione di tempo prima che Lena Haecki-Gross trovasse con costanza un posto tra le prime della classe nel biathlon mondiale. Per la sua crescita deve ringraziare un mental coach ma anche e soprattutto l'ottimo lavoro estivo. E forse un po' merito va anche al suocero (Ricco Groß, ndr) che, benché sia al servizio della Slovenia come allenatore di tiro, sicuramente da ottimo tiratore durante la sua carriera da atleta, non avrà fatto mancare di elargire qualche consiglio o segreto.

"Mi sono impegnata molto nell'allenamento, ma non mi aspettavo un successo così immediato" ha spiegato a Chiemgau24, parlando delle vittorie di Anterselva e Oslo e degli altri 3 podi individuali "sapevo di sentirmi bene e di essere in forma, in qualche modo avevo intuito che un risultato importante era all'orizzonte già prima dell'inverno, ma non pensavo che le cose sarebbero andate così bene in questa stagione."

Nella tranche finale di Coppa del Mondo - conclusa al sesto posto in Classifica Generale - tra Oslo e le due tappe in Nord America, la biatleta elvetica sembrava avere ancora molte energie a disposizione, tanto da essere sempre in top 10 nelle ultime 6 gare della stagione con un ottimo terzo posto nella sprint di Canmore.

"No, in realtà sono stata contenta della pausa. Mi sono resa conto che la mia testa cominciava a essere stanca e che ogni gara sembrava più difficile" ha ammesso.

Unico neo in una stagione molto positiva l'appuntamento iridato di Nove Mesto, complice anche la difficoltà della squadra di trovare una quadra nelle condizioni complicate del meteo in Repubblica Ceca sul tracciato della Vysocina Arena. Dopo l'ottimo weekend in Alto Adige, dove la svizzera ha vinto la Short Individual femminile e ha trovato il podio nella Partenza in Linea, improvvisamente era tra le candidate per il podio ai Campionati Mondiali, ma non tutto è andato che ci si sarebbe aspettati.

"A Nove Mesto non eravamo in una buona situazione in termini di materiali e questo ha influito sul mio tiro. Per essere tra i primi, bisognava lavorare sodo fin dal primo giro" ha spiegato "ma sicuramente il risultato in Classifica Generale ha compensato il rammarico per il pacchetto complessivo, perché ci sono state circostanze che non ho potuto controllare".

Per il prossimo anno, quando l'appuntamento clou della stagione sarà in casa, certamente la biatleta punterà a ben figurare e per questo continuerà a lavorare come ha fatto in vista della stagione appena conclusa; punto fermo della sua preparazione è la Chiemgau Arena di Ruhpolding, dove da qualche tempo si è trasferita e che sfrutta per scambiare idee e sistemi di allenamento con la Nazionale tedesca. "È difficile dire quanto sia importante. Naturalmente Ruhpolding è l'ideale per me se riesco ad allenarmi bene quando sono lì. Ma sto anche viaggiando molto con la squadra svizzera"

 

Federica Trozzi