Salto - 10 marzo 2019, 18:22

Raw Air: Robert Johansson non si batte ad Oslo, a Ryoyu Kobayashi la sfera di cristallo!

Tanta carne al fuoco nella gara che ha chiuso l’Holmenkollen Ski Festival: Robert Johansson si conferma l’uomo più in fiducia del momento vincendo con grande merito ed andando in fuga nel Raw Air; dopo oltre un anno Peter Prevc torna sul podio; infine, ma non ultimo per importanza, Ryoyu Kobayashi vince la sfera di cristallo.

Credits photo: Michele Dardanelli

Credits photo: Michele Dardanelli

Questo pomeriggio ad Oslo è stato portato a termine il lungo week-end dedicato alle Coppe del Mondo di sci nordico con la gara individuale maschile del salto speciale: rispetto alla competizione femminile della mattinata il vento è stato sì protagonista, ma questa volta non da attore principale ma da secondario. Dunque si è assistito ad uno spettacolo di elevato livello che col passare dei minuti ha portato molti più spunti interessanti di quanti se ne potessero attendere alla vigilia.

L’unico vero motivo di interesse delle prove post Mondiali di Seefeld era l’assegnazione della sfera di cristallo e questo è venuto meno già alla prima gara, ossia quella odierna: infatti Ryoyu Kobayashi è riuscito a guadagnare esattamente 25 punti su Kamil Stoch, quelli che gli servivano per vantare 500 lunghezze sul polacco a 5 competizioni dal termine della stagione, poiché anche arrivassero a pari merito il nipponico ha dalla sua parte un maggior numero di successi nell’arco dell’inverno.

Il cosiddetto “concorde” di Hachimantai è diventato così il primo saltatore giapponese della storia del salto speciale maschile a conquistare il globo cristallino, un traguardo che lo pone già ora come uno dei più forti asiatici di tutti i tempi per questa disciplina al pari dei vari Kazuyoshi Funaki, Noriaki Kasai, Masahiko Harada e compagnia cantante. Per il Giappone si tratta della terza sfera di cristallo degli ultimi tre anni ottenuta negli sport riguardanti il trampolino, poiché Kobayashi si aggiunge dalla serie cominciata da Sara Takanashi nel 2017 (salto femminile) e proseguita da Akito Watabe nel 2018 (combinata nordica).

Va detto che il più talentuoso dei fratelli Kobayashi non ha rubato particolarmente l’occhio quest’oggi, chiudendo al quinto posto finale dopo due salti buoni ma non eccezionali, insomma in linea con l’atleta degli ultimi mesi. Giornata, invece, più complessa per Stoch (13°) che nel momento decisivo ha concesso “il fianco” al rivale asiatico in quanto non è riuscito a venire a capo di una brezza tutt’altro che amica.

Veniamo quindi al secondo tema del momento: il Raw Air Tournament. Per la maggior parte delle squadre ha un valore relativo questa manifestazione multi-stage, ma non per la Norvegia. Il fatto che questo sia il secondo tentativo di imitare la Vierschanzentournee – dopo l’ormai estinto Nordic Tournament – è emblematico. Da questo punto di vista Robert Johansson potrebbe essere seriamente il profeta in patria.

Nel concorso individuale disputato sull’Holmenkollbakken della capitale scandinava il prossimo ventinovenne di Lillehammer ha dato una dimostrazione di sicurezza nei propri mezzi solo come i grandi sanno dare: nella prima serie Johansson ha dovuto fare i conti con un momento di totale calma piatta col vento frontale, ma nonostante ciò è riuscito a spingersi a 127 metri e limitare i danni da Stefan Kraft – leader parziale – a poco meno di 7 lunghezze.

Nel secondo round il volatore norvegese ha sferrato l’attacco all’austriaco, atterrando a 129.5 metri nuovamente senza l’aiuto di Eolo e con il consueto stile impeccabile, trionfando per la seconda volta della carriera in un evento di primo livello e conquistando il decimo podio individuale. Pound-for-Pound i 3.7 punti che hanno separato Johansson e Kraft sono molti di più in quanto lo scandinavo ha trovato costantemente una brezza decisamente più penalizzante che la compensazione solo in parte riesce ad equilibrare.

Con la prova odierna Johansson ha guadagnato sensibilmente nella classifica del Raw Air, in cui al momento è inseguito dal duo Kobayashi-Kraft ad una distanza dell’ordine delle 30 lunghezze: visti i contesti di gara a lui estremamente favorevoli non si può che porre il norge come uomo da battere nell’evento multi-stage nordico.

Si è dunque dovuto accontentare della piazza d’onore Kraft: in ogni caso il salisburghese ha trovato una giornata molto positiva ed infine il successo gli è sfuggito a causa della compensazione troppo penalizzante. Onore a lui che ha provato ad impensierire uno Johansson in uno stato psico-fisico idilliaco, di certo il portacolori Rot-Weiss-Rot si appresta ad affrontare un finale di stagione da protagonista in cui ha da difendere il record del mondo del volo con gli sci.

A 9.2 punti dalla vittoria si è espresso Peter Prevc, tornato sul podio a distanza di tredici mesi e mezzo dall’ultima sporadica volta in quel di Zakopane: il più grande sloveno di tutti i tempi ha messo a segno due prestazioni consecutive di elevato spessore come non gli riusciva da diverso tempo, va detto però che già a Seefeld qualche segnale positivo era trapelato. Il primogenito della dinastia Prevc diventa d’obbligo una mina vagante dei prossimi appuntamenti, ricordiamo infatti come sia stato primatista mondiale seppur per sole 24 ore.

Quarta piazza, nonché miglior risultato della carriera in Coppa del Mondo, per il sempre più convincente Philipp Aschenwald: il tirolese si conferma così come uno degli uomini più in forma del momento, precedendo di un solo decimo di punto il fresco vincitore della sfera di cristallo Ryoyu Kobayashi. Le buone nuove per la famiglia Prevc non sono terminate con Peter, ma anche Domen – sesto - ha dato segnali importanti soprattutto nel salto decisivo in cui si è trovato a fronteggiare condizioni a lui storicamente nemiche.

Hanno completato la top-ten atleti in rimonta dopo la prima serie, oltre ad un'altra certezza nipponica: in poche ore è rinato dalle proprie ceneri come una fenice il ceco Roman Koudelka – settimo dall’undicesimo posto parziale – che ha preceduto Yukiya Sato – ottavo – ed il duo di parzialmente delusi formato da Johann Andre Forfang – nono – e Markus Eisenbichler – decimo –, rispettivamente diciannovesimo e ventunesimo dopo una deludente performance iniziale.

Ricapitolando, dopo la prima tappa nella graduatoria del Raw Air Tounament Johansson guida con 547 punti, seguito da Kobayashi (518.9) e Kraft (516.5), mentre tutti gli altri atleti sono al momento al di sotto delle 500 lunghezze. Eisenbichler (498.1) ed Aschenwald (482.5) appaiono gli unici con ancora ambizioni di top-three finale, anche perché Stoch (463.8) comincia ad accusare un ritardo copioso.

Nella classifica generale della Coppa del Mondo, detto dell’ormai matematico successo di Kobayashi (1665), sarà interessante la lotta per i rimanenti piazzamenti sul podio ove al momento Stoch (1165) vanta un margine minimo su Kraft (1097), mentre Piotr Zyla (968) e Dawid Kubacki (841) - oggi rispettivamente soltanto 26° e 24° - dovranno guardarsi le spalle dall’uomo del momento Johansson (807).

Non esistono soste nel Raw Air Tournament: già domani pomeriggio dalle ore 17.30 a Lillehammer è in programma una nuova sessione di salti ufficiale valevole come qualificazione alla competizione del giorno successivo.

HOLMENKOLLBAKKEN – HS 134

1. JOHANSSON Robert (NOR) 262.0
2. KRAFT Stefan (AUT) 258.3
3. PREVC Peter (SLO) 252.8
4. ASCHENWALD Philipp (AUT) 250.2
5. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 250.1
6. PREVC Domen (SLO) 245.7
7. KOUDELKA Roman (CZE) 244.8
8. SATO Yukiya (JPN) 244.4
9. FORFANG Johann Andre (NOR) 241.4
10. EISENBICHLER Markus (GER) 237.8

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

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