Sci di fondo - 18 agosto 2019, 10:31

Fondo - Tullio Grandelis dopo il 2° raduno interforze: "Così gli atleti sono portati a dare ancora qualcosa in più"

Il secondo raduno è stato ospitato dal CS Carabinieri: "È venuto fuori un bel lavoro e gli atleti si sono sfidati in una sorta di minitour di tre gare"

Fondo - Tullio Grandelis dopo il 2° raduno interforze: "Così gli atleti sono portati a dare ancora qualcosa in più"

Si è concluso lo scorso 13 agosto il secondo raduno interforze di sci di fondo, la bella novità dell'estate, che ha visto CS Carabinieri, GS Fiamme Gialle, CS Esercito e Fiamme Oro unire le proprie forze per permettere agli atleti rimasti fuori dalle nazionali di potersi allenare nel modo migliore.

Dopo il primo raduno organizzato dal CS Esercito, questa volta è stato il turno del CS Carabinieri a ospitare gli atleti dal 5 al 13 agosto mettendo a disposizione le proprie strutture. Al Centro Addestramento Alpino di Auronzo erano presenti ben ventinove atleti.

Per fare un resoconto di questo secondo appuntamento ed entrare nei particolari del lavoro svolto dagli atleti, la redazione di Fondoitalia ha contattato Tullio Grandelis, allenatore responsabile del CS Carabinieri, che si è detto molto soddisfatto per la buona riuscita del raduno.

«È andato benissimo – ha affermato Grandelisnel programma che avevamo stilato insieme agli allenatori degli altri centri sportivi a inizio estate, questa volta era previsto un raduno rivolto soprattutto al lavoro sulla qualità e meno volume. Per questo motivo, sfruttando le strutture non distanti dalla nostra caserma, abbiamo organizzato una sorta di minitour con tre giorni di gare. Si è iniziato con un test a spinta sulla pista di Dobbiaco, dieci chilometri per gli uomini e sette per le donne. Il giorno successivo gli atleti hanno affrontato una gara di corsa cross su un tracciato di 5km per gli uomini e 3 per le donne, messo a disposizione e organizzato dall’Atletica Sappada. Infine il minitour si è concluso con una gara a inseguimento nella quale gli atleti sono partiti tenendo conto dei distacchi dei giorni precedenti. La prova si è disputata a Dobbiaco, una 13km in tecnica libera per gli uomini e 10 per le donne. Infine la domenica abbiamo chiuso con una bellissima team sprint a Forni Avoltri. In questo caso siamo riusciti a formare otto squadre maschili e sei femminili. Le coppie sono state formate tenendo conto del piazzamento della qualificazione individuale della mattina, con la quale abbiamo voluto dare la possibilità, in particolare agli sprinter, di affinare questo fondamentale delle sprint».

Grandelis è particolarmente felice anche per le tante attività che hanno potuto svolgere gli atleti con viaggi piuttosto comodi: «È venuto fuori un bel lavoro, anche perché gli atleti facendo queste cose insieme, sono portati anche a dare quel qualcosa in più, alzare l’asticella del proprio livello. Siamo felici di aver avuto a disposizione le strutture a noi più vicine, come le due piste di skiroll a Dobbiaco e Forni Avoltri, fondamentali per svolgere al meglio questo tipo di allenamento, in quanto sarebbe stato piuttosto complicato presentarsi in strada con un numero così ampio di atleti. Auronzo poi offre a livello ambientale delle buone possibilità, in quanto oltre alla vicinanza di queste due piste sono presenti degli splendidi percorsi naturalistici per le camminate. Gli atleti, per esempio, hanno potuto fare una bella passeggiata fino alle Tre Cime di Lavaredo, il cuore delle Dolomiti, o correre sui 1800 metri di Misurina».

Come Fulvio Scola nella precedente intervista, anche Grandelis applaude questa iniziativa di far allenare insieme gli atleti dei quattro centri sportivi: «Sicuramente oggi è molto importante il principio di collaborazione per ottenere il massimo dei risultati. Questi raduni sono anche un’occasione di crescita per noi allenatori, in quanto ci si confronta, si mettono insieme le idee e ciò aiuta tanto a crescere. Per gli atleti ovviamente è molto stimolante, in quanto hanno sempre un confronto diretto, che gli permette anche di tirare fuori quel qualcosa in più capace di fargli raggiungere il massimo del proprio potenziale. Inoltre allenarsi in un gruppo numeroso, rende l’ambiente ancora più sereno e i raduni risultano meno pesanti. Per lo sci di fondo questa è una novità importante, perché negli ultimi anni il movimento ha fatto fatica e certamente un’iniziativa del genere può rappresentare un’opportunità di crescita, la possibilità di una svolta. Oggi bisogna darsi una mano a vicenda, non pensare soltanto alla propria casa, ma vedere le cose nella maniera più aperta e lungimirante possibile».

Grandelis si è quindi concentrato sui risultati ottenuti dal Centro Sportivo Carabinieri nella passata stagione: «Siamo molto soddisfatti di quanto abbiamo fatto lo scorso anno e non potrebbe essere altrimenti. Due anni fa abbiamo mandato Bertolina e Vuerich alle Olimpiadi, lo scorso anno Gardener e Muller dalla squadra di sede ai Mondiali. Senza contare i buoni risultati ottenuti con i nostri giovani sia nel fondo sia nel biathlon e i diversi titoli italiani conquistati. Stiamo lavorando bene, stiamo cercando di portare avanti le nostre idee e permettere agli atleti di esprimersi al massimo per raggiungere palcoscenici sempre più grandi».

Al termine della passata stagione due atleti del CS Carabinieri hanno deciso di smettere, Claudio Muller e Virginia De Martin Topranin. «Mi dispiace per l’addio di Muller – ha ammesso Grandelispure se condivido e apprezzo la sua scelta. Peccato, però, perché penso sia stato uno degli atleti più talentuosi che abbiamo avuto ultimamente nel nostro movimento, anche se per varie motivazioni non è riuscito ad esprimere fino a in fondo il proprio potenziale. Sono un po’ rammaricato, in quanto penso che dal punto di vista fisico e tecnico fosse un atleta da Coppa del Mondo. Per quanto riguarda Virginia, invece, penso abbia raccolto ciò che voleva in carriera, esprimendosi bene su palcoscenici internazionali e gareggiando in Olimpiadi e Mondiali. Ha sfruttato al meglio il percorso da atleta e si è concentrata anche sullo studio laureandosi in scienze motorie. Oggi è a Trondheim, dove sta seguendo un master di specializzazione dalla durata di due anni. La ritengo una persona valida, una figura che potrebbe essere molto importante per lo sci di fondo nei prossimi anni. Spero verrà presa in considerazione per un ruolo nelle squadre nazionali o in federazione, oppure nel nostro Centro Sportivo, magari dandomi una mano nella stesura delle proposte allenanti. L’ha già fatto fino ad agosto, ha messo a nostra disposizione le sue grandi competenze, che si sono rivelate molto importanti nelle categorie giovanili e nella stesura del programma che stiamo seguendo».

Tornando sul raduno, l’allenatore del CS Carabinieri ha voluto fare dei ringraziamenti per l’ottima riuscita: «Ringrazio Gabriella Paruzzi che, nel suo ruolo di Comandante della sezione discipline nordiche del centro sportivo, ci ha dato la possibilità di farci sentire a casa, così come il responsabile della struttura, il Comandante Veronesi. Infine vorrei ringraziare anche Ski Way, società del bellunese, per averci fornito quaranta paia di skiroll identici, dando così la possibilità agli atleti di confrontarsi con gli stessi mezzi»

Giorgio Capodaglio

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