Sci di fondo - 19 maggio 2018, 14:55

Giovani Promesse - Alessandro Longo: "Che emozione partecipare ai Mondiali!"

Il giovane fondista valdostano è reduce da una stagione molto positiva: "Ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero posto ma ora voglio continuare a migliorare soprattutto in pattinato"

Giovani Promesse - Alessandro Longo: "Che emozione partecipare ai Mondiali!"

È stato protagonista di un’ottima stagione, partendo dal gruppo di interesse nazionale e conquistando la qualificazione per i Mondiali, nei quali si è comportanto molto bene spingendo gli allenatori azzurri a selezionarlo per essere il lancio nella staffetta. Quella di Alessandro Longo è stata una stagione molto positiva che l’ha visto tra gli atleti più interessanti del panorama italiano. Abbiamo intervistato il fondista valdostano per tracciare con lui un bilancio della sua stagione e conoscere meglio questo ragazzo che bene ha fatto nell’ultimo anno.

Ciao Alessandro. Nell’ultima stagione sei partito con il gruppo di interesse nazionale per arrivare fino ai Mondiali; per te è stata una bella annata.
«Sono molto soddisfatto soprattutto perché ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero posto in estate, riuscendo addirittura a qualificarmi per i Mondiali Juniores che sono anche andati piuttosto bene».

Hai anche fatto il tuo esordio internazionale.
«Non sapevo come potesse andare perché rispetto ad altri non avevo paragoni con gli anni precedenti. Ovviamente, però, non mi sono spaventato, come sempre mi sono detto di provarci e vedere come sarebbe andata. I risultati sono stati abbastanza positivi».

Insomma hai fatto tanti passi avanti.
«Si, sto facendo un bel percorso e devo tanto ai miei allenatori, in particolare quelli dell’Asiva che mi hanno fatto migliorare tanto arrivando fin qui e ovviamente anche quelli della nazionale con i quali quest’anno ho fatto un ottimo lavoro».

Descrivici la tua esperienza ai Mondiali Juniores.
«Ero molto emozionato già durante la cerimonia d’apertura, anche perché non ero mai stato in questo gruppo e tutto era nuovo. Ho fatto il massimo che potevo nel confrontarmi con atleti di altro calibro come gli scandinavi e i russi. Non ho provato comunque paura ma solo emozione. Mi sono trovato bene anche con i compagni, Del Fabbro e gli altri sono un esempio per me».

Nessuna paura anche quando ti sei trovato a essere il lancio della staffetta?
«No, effettivamente lì ho avuto un po’ di tensione già alcuni giorni prima, non appena mi è stato comunicato che sarei stato il lancio, perché sentivo parecchie responsabilità. Nel bene o nel male però sono riuscito a disputare una buona prova. Sono felice di averla fatta, perché mi piace in modo particolare gareggiare sull’uomo».

Sei giovane e ovviamente devi lavorare su tutto, però in questo momento dove ritieni di dover crescere in modo particolare e quale ritieni sia il tuo punto di forza?
«Devo migliorare in pattinato, anche se qualche passo in avanti l’ho già fatto nell’ultimo anno, visto che ho anche vinto la medaglia agli Italiani nella sprint in skating. La parte migliore, invece, è quando mi trovo a salire in alternato. Peccato non essere riuscito a conquistare medaglie italiane nella mia tecnica preferita, purtroppo non sono arrivato nelle migliori condizioni in quelle occasioni».

Qual è stato per te il momento più bello della stagione?
«Uno bellissimo è rappresentato dalla staffetta ai Mondiali. Più in generale diciamo la convocazione per la rassegna iridata di Goms, perché all’inizio della stagione non me lo sarei aspettato».

Torniamo indietro nel tempo: come è nata la tua passione per il fondo?
«Quando ero piccolo avevo la pista praticamente sotto casa e ho iniziato a muovere i primi passi lì. Ho iniziato facendo discesa poi sono passato al fondo, che mi ha subito appassionato. Sono entrato nello Sci Club Drink e da lì è iniziata la mia scalata, passata attraverso il Comitato Asiva fino ad arrivare in nazionale. Ancora una volta voglio ringraziare gli allenatori che ho avuto, senza i quali non sarei arrivato fin qui».

Qual è il tuo obiettivo in vista della prossima stagione?
«Voglio continuare a migliorarmi, al di là di quelli che saranno poi i risultati, che nel bene o nel male accetterò».

Chi è il tuo punto di riferimento nello sci di fondo?
«Ho due esempi proprio dalla mia regione: Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani. Entrambi hanno una gran testa e sugli sci sono uno spettacolo. Ho anche avuto la fortuna di conoscerli».

G.C.

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