Biathlon - 03 novembre 2020, 17:38

Biathlon - La triste decisione degli organizzatori: le gare di Oberhof a porte chiuse

Il Comitato Organizzatore è stato costretto a rinunciare alla presenza del pubblico: "Una scelta fatta con la ragione, ma non con il cuore"; già 17mila i biglietti che erano stati venduti

Biathlon - La triste decisione degli organizzatori: le gare di Oberhof a porte chiuse

Gli organizzatori della tappa di Coppa del Mondo a Oberhof sognavano fino a pochi giorni fa di poter aprire le porte anche ai tifosi in occasione delle due tappe di Coppa del Mondo in programma nella località tedesca a gennaio. Addirittura erano stati già venduti 17000 biglietti per la prima delle due tappe, mentre per quella sostitutiva di Ruhpolding si stava ancora aspettando qualche settimana. L’incremento dei casi in Germania e anche il duro intervento di Merkel nell’annunciare il semi-lockdown del paese, ha convinto gli organizzatori di Oberhof a fare un passo indietro e accettare la triste realtà.

Peggry Greiser (Amministratore distrettuale di Schmalkalden-Meiningen), il Dottor Hartmut Schubert (rappresentante di Oberhof nel Governo Statale) e Thomas Grellmann (amministratore delegato di WSRO-Skisport GmbH) hanno rilasciato un comunicato congiunto: «Questa è una decisione presa con la ragione e non con il cuore. Lo sviluppo dei contagi ci costringe a fare questo passo. In un’ottica di salute degli spettatori, ma anche per responsabilità nei confronti dei nostri numerosi aiutanti, sostenitori e volontari, tenere le gare senza pubblico è l’unica opzione praticabile».

Chi ha già acquistato il tagliando per la gara potrà essere rimborsato. La procedura sarà annunciata a partire dal 1 dicembre. Il comunicato si è così concluso: «Ora ci stiamo concentrando sulla creazione di condizioni di competizione ottimali per gli atleti e sul presentare Oberhof con il massimo livello di professionalità. Ben due anni prima dei Mondiali 2023 e nonostante i lavori di rinnovamento siano ancora in corso, abbiamo la possibilità di mostrare al mondo sportivo che siamo in grado di organizzare i migliori eventi sportivi internazionali anche in condizioni difficili».

G.C.

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