Biathlon - 11 gennaio 2021, 12:01

Biathlon - JTB è sempre Dottor Jekyll e Mister Hyde. Ma quanti sorrisi in casa Italia

La prima parte della doppia tappa di Oberhof ha regalato ancora un Johannes Bø a corrente alternata, capace di fare e di disfare. Tra i protagonisti del fine settimana in Turingia ci sono anche diversi azzurri

Lukas Hofer

Lukas Hofer

Un bel manto nevoso, sprazzi di sole, poco vento e nebbia pressochè assente. Non fosse stato per la cartellonistica e per l'inconfondibile DKB Ski Arena si poteva quasi dubitare di essersi ritrovati dopo le feste ad Oberhof. Ma evidentemente in un periodo così particolare, ogni riferimento rischia di venire meno: novità che in questo caso hanno fatto davvero piacere a tutti gli atleti, ormai disabituati a ritrovarsi in un contesto così piacevole nel cuore della Turingia. Tanto che lo stesso Martin Fourcade, dal divano di casa, ha potuto sacramentare perchè mai gli era capitato di poter ammirare il panorama attorno alla pista. Ma questi sono dettagli.

Entrando nel merito delle prime competizioni maschili del nuovo anno, la considerazione iniziale non può che ricollegarsi a quanto valutato prima di Natale. Ovvero la condizione di Johannes Bø.
Dopo la pausa festiva, il primo approccio di JTB al 2021 sembrava orientato in una direzione chiara e precisa. "Sin qui abbiamo scherzato, ora è tempo di far vedere chi sono" pareva essere il messaggio lanciato alla concorrenza dopo la sprint di venerdì, vinta nonostante un errore al tiro con un'efficienza sugli sci davvero notevole.

Ma solo ventiquattro ore dopo la luce si è spenta ed il detentore della Coppa del Mondo è scivolato in settima posizione nell'inseguimento, condannato dalle tante imprecisioni al tiro. Pare dunque persistere la condizione da Dottor Jekyll e Mister Hyde che ha di fatto caratterizzato il primo mese di stagione, tra Kontiolahti ed Hochfilzen, con un JTB incapace di prendere davvero in mano le redini della situazione a tutto vantaggio dei più giovani compagni di squadra - Sturla Lægreid in primis, terzo e primo tra sprint ed inseguimento - che piano piano si stanno facendo sotto al capitano anche nella classifica generale.

Le questioni motivazionali legate all'abbandono di Fourcade e la conseguente solitudine di Johannes Bø nel ruolo di leader sono state già ampiamente analizzate nelle passate settimane e restano ragionevoli. Forse però il nuovo anno potrebbe aggiungere un'ulteriore chiave di lettura alla situazione di JTB che possiamo provare a sintetizzarla così. "Questa Coppa del Mondo anche senza stressarmi troppo, fisicamente e mentalmente. Posso quindi puntare tutto su Pokljuka per regalarmi una rassegna iridata da protagonista assoluto".

Chissà se questo pensiero è mai affiorato nella mente di JTB: è un modo oltremodo spiccio per proporre la nuova chiave di lettura, ma è una sintesi che tornerà utile anche nell'analisi della situazione al femminile.

Soprattutto è un pensiero o un atteggiamento che ci può stare: per un motivo o per l'altro JTB sin qui non ha mai mietuto messe di medaglie in una grande rassegna e Pokljuka 2021 rappresenta l'occasione ideale per fare il colpo grosso: arrivarci fresco mentalmente e fisicamente potrebbe fare davvero la differenza.

Detto di JTB, resta il fatto che i norvegesi restano assoluti padroni della situazione con poche possibilità di inserimento da parte degli altri, se non per particolari svarioni dei vichinghi. Insomma, non resta che raccogliere le briciole o approfittare delle occasione che si presentaranno di tanto in tanto. E per far questo bisognerà farsi trovare pronti: in tal senso Lukas Hofer sembra uno dei candidati più seri ad interpretare questa specie di ruolo di outsider. Quarto nella sprint, quinto nell'inseguimento con un errore di troppo che gli ha fatto perdere (almeno) il podio: il 2021 ha confermato quanto di buono fatto vedere in avvio di stagione - nonostante tutto - dal carabiniere di San Lorenzo, autentico treno sugli sci ed in fiducia al tiro. Bene, bravo Luki. Ma le notizie buone in casa Italia sono più profonde che mai e coinvolgono di fatto l'intero quintetto schierato in Turingia, capace di qualificarsi in massa per l'inseguimento. Didier Bionaz continua la positiva fase di apprendistato, magari è mancato un vero e proprio acuto ma il percorso è segnato e dopo la pausa un minimo di "ruggine" ci sta. Dominik Windisch ha dato segnali di crescita ed in staffetta ha fatto il suo. Tommaso Giacomel è rientrato nel migliore dei modi, lasciandosi alle spalle gli ultimi mesi di 2020 piuttosto difficili per i notevoli problemi causatigli dal Covid-19 e urlando ancora una volta di essere "animale da gara", aggressivo e sfrontato il giusto per farsi subito largo in zona punti. Un ritorno così sul palcoscenico principale era quanto di meglio si potesse augurare il primierotto figlio d'arte.

E poi c'è Thomas Bormolini. Vederlo in testa alla classifica parziale della terza frazione della mista è tanta roba. Una "vittoria" che per quanto irrilevante certifica l'impressione che il valtellinese ha destato per i tre giorni di gara: quella di un atleta che ha ormai compiuto un primo importante salto di qualità, un progresso ed una consapevolezza di sè che dovrebbe consentirgli di restare costantemente col gruppo dei migliori e tentare - quando le circostanze lo consentiranno - sortite nei piani nobili della classifica. Avere cinque atleti su cui poter contare (due dei quali ventenni, non dimentichiamolo) è una situazione decisamente importante e non consueta in casa Italia: il cammino verso Pechino 2022 si fa sempre più interessante, così come il futuro più lontano. Ma intanto il presente promette già molto bene.

Insomma, ci sono davvero ottime notizie nel sole di Oberhof. Aspettiamo mercoledì per capire se il trend sarà confermato.

Il programma della seconda tappa di Oberhof:

Mercoledì 13 gennaio, 14:30: Sprint Maschile
Giovedì 14 gennaio, 14:30: Sprint Femminile
Venerdì 15 gennaio, 14:30: Staffetta Maschile
Sabato 16 gennaio: 14:45: Staffetta Femminile
Domenica 17 gennaio: 12:30: Mass Start Maschile
Domenica 17 gennaio: 15:00: Mass Start Femminile

Luca Perenzoni

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