Sci alpinismo - 02 luglio 2022, 18:05

Sci Alpinismo - Davide Magnini: "Peccato, l'individual sarebbe stato una vetrina olimpica migliore"

Sci Alpinismo - Davide Magnini: "Peccato, l'individual sarebbe stato una vetrina olimpica migliore"

Il dibattito è ormai aperto, le reazioni sono molteplici e diverse: la decisione da parte del CIO di limitare a 3 gli eventi dello sci alpinismo nell'edizione di debutto sul palcoscenico olimpico della specialità a Milano Cortina 2026 sta facendo discutere. Sulle nevi ampezzane, il programma dello ski-alp sarà limitato alle due sprint e alla team sprint mista, con buona pace dell'individual, la prova più "classica e tradizionale" inizialmente considerata ma poi accantonata.

Tra gli atleti che non hanno apprezzato la scelta del Comitato Olimpico Internazionale c'è anche il trentino Davide Magnini, punta azzurra e dell'Esercito che avrebbe preferito di gran lunga affrontare la prova più lunga.

"Poteva essere un grande evento con 5 medaglie in palio e gare così diverse, invece si è preferito puntare sullo show della sprint, anche se con lo sci alpinismo classico ha poco a che spartire. Lo skialp è sport di endurance, di resistenza: la sprint è potenza e rapidità. A Milano Cortina 2026 ci saranno tanti spettatori che vedranno in TV per la prima volta questo sport e lo conosceranno sotto una forma davvero marginale.

D'accordo, anche l'eventuale individual previsto a Cortina sarebbe stato un adattamento con le tante salite ed in cambi, ma sarebbe stata comunque una gara di oltre un'ora e mezza che avrebbe dato una vetrina maggiore di quello che è la disciplina. E mi permetto una provocazione: sapendo che la sprint e solo quella metterà in palio il titolo olimpico, non escludo che qualche atleta di altre discipline possa approcciarsi a questa disciplina ben sapendo che con pochi accorgimenti tecnici e la giusta potenza, potrebbe dire la sua".

Il venticinquenne di Vermiglio, alle prese con la stagione dei trail (è attualmente in testa alla classifica delle Golden Series dopo il duplice secondo posto di Zegama alle spalle di Kilian Jornet e nella Marathon du Mont Blanc) non nasconde il suo rammarico.

"In questi giorni mi sono confrontato anche con Nicolò Canclini con cui collaboro nella quota di rappresentanza degli atleti all'interno dell'ISMF e confesso che le reazioni avverse sono state molteplici. Oltretutto anche la teoria dei costi è relativa, visto che in quanto disciplina sperimentale, l'organizzazione gravava per intero sul comitato locale, non sul Cio. Per quanto mi riguarda, si sarebbe potuto e dovuto salvaguardare l'individual, ma ormai è andata così".

Magnini che in questi giorni ha preso parte alla festa per i 75° anniversario di Salomon organizzata nella Marca Trevigiana, ad oggi fatica ad immaginarsi olimpionico.

"La sprint non fa per me. Sarà lo scoramento per la decisione, ma ad oggi non avrei voglia di impegnarmi nel percorso simile. Per essere competitivo nella sprint dovrei dedicarmi interamente a quella e se devo dare le mie considerazioni, credo che preferirei concentrarmi sulla stagione classica di Coppa del Mondo. Sempre ammesso che questa decisione non influenzi anche i calendari dei prossimi inverni, con maggior peso riservato alle sprint. Vedremo".

Nel frattempo, come detto, "Magno" è impegnato nel trail.

"A Zegama ho fatto una gran gara nella scia di Killian ma sono uscito particolarmente provato. Ho faticato a trovare la giusta brillantezza e anche nella Marathon du Mont Blanc ho patito notevolmente, specie nella prima parte della gara con la schiena dolorante ed irrigidita e problemi di intestino. Poi nella seconda parte sono stato progressivamente meglio e ho potuto risalire fino al secondo posto. Ma alla classifica delle Golden Series non ci penso: la mia stagione si concluderà a settembre, per non inficiare troppo la preparazione per lo ski-alp. Ora intanto cercherò di fare una bella gara a Canazei nella Dolomyths Run del 17 luglio".

lp

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